Dalle bottiglie di PET nascono le creazioni surreali dell'artista newyorkese famosa per portare la plastica a nuova vita
BROOKLYN - Arte e PET riciclato si sono incontrati molte volte e spesso hanno dato vita a progetti dal fascino creativo e visivo di forte impatto. Spesso si tratta però di singoli progetti o singole opere mentre Aurora Robson ne ha fatto un vero e proprio stile espressivo caratterizzante la totalità della sua produzione artistica. Robson, originaria di Toronto ma residente a Brooklyn, ha infatti dato vita a un progetto di ampio respiro in cui le bottiglie di PET riciclato rivestono un ruolo primario, sia dal punto di vista dell'ispirazione che dal punto di vista della materia prima che viene plasmata per dar vita alle sue incredibili creazioni. Un fascino quasi ipnotico, corpi fluttuanti privi di apparente collocazione nello spazio e nel tempo, colori forti e decisi resi brillanti dal riflettersi della luce, forme astratte e dalle dimensioni imponenti: ad una prima occhiata le creazioni di Robson hanno il potere di catturare lo spettatore proiettandolo nella sua realtà interiore.
ARTE E AMBIENTE - Robson utilizza rifiuti e materiali di scarto con i quali crea collage, installazioni e sculture intricate. Nel corso degli anni, Robson ha recuperato decine di migliaia di bottiglie, evitando che finissero in discarica o peggio abbandonate nell'ambiente e ha dato loro una nuova dimensione. Profondamente preoccupata per l'ambiente naturale, Robson vede se stessa come un'eco-attivista che utilizza la sua arte per affrontare questioni importanti che tutelino il pianeta. È conosciuta soprattutto per il recupero di bottiglie di plastica che trasforma in sculture contenenti LED che le illuminano e le valorizzano", ha scritto di lei Art America Magazine nell'ottobre 2009.
UNA CARRIERA IN ASCESA - Oltre al suo lavoro come artista, Robson è direttore/Co-fondatore di Lumenhouse, uno studio fotografico che è anche spazio espositivo e spazio per eventi culturali situato nel cuore di Brooklyn. E' inoltre il fondatore del progetto Vortex, un'organizzazione internazionale di artisti, architetti e designer che lavorano con plastica riciclata per ridurre la quantità di detriti nei nostri oceani e litorali. Le opere di Robson sono state esposte in numerose mostre personali o di gruppo in tutti gli Stati Uniti e sono apparse su numerose riviste d'arte riviste come Juxtapoz, Digest e Houston Art. Aurora Robson ha sviluppato un profondo apprezzamento per la natura in giovane età dovuto all'infanzia trascorsa in Maui, Hawaii, e da quando ha iniziato a dedicarsi all'arte, l'ha sempre vista come un modo per lanciare un forte messaggio di tutela ambientale.
L’ARTISTA - Aurora Robson è un artista multimediale, conosciuta principalmente per il suo lavoro di trasformazione di bottiglie di PET riciclato e accumuli di corrispondenza postale indesiderata che assembla seguendo un proprio flusso creativo e fa rinascere a nuova vita. L'artista è nata a Toronto, in Canada, nel 1972 ma è cresciuta alle Hawaii e ha vissuto a New York per 20 anni. Ha un BA in Visual Art & Art History conseguito alla Columbia University e attualmente vive e lavora a Brooklyn con il marito, direttore della fotografia Marshall Coles e figlia Ona. Il suo lavoro è stato descritto su "Art in America", "Art & Antiquariato" e recentemente le è stata dedicata la cover della rivista di design "Green Building". Fa parte della Pollock Krasner Grant, la famosa fondazione newyorkese, dalla quale ha ricevuto numerosi premi e sovvenzioni. Robson ha inoltre esposto le sue opere a livello internazionale in musei, gallerie e spazi pubblici, ha insegnato fotografia e scultura e tenuto corsi e lezioni dedicate. Ha fondato il progetto Vortex, un collettivo internazionale di artisti, designer e architetti che lavorano riutilizzando le bottiglie di plastica.
aggiornato il 4 febbraio 2013