MILANO – La Banca Mondiale lancia il primo water bond sostenibile al mondo, parte di un progetto più ampio di obbligazioni emesse per sensibilizzare sul ruolo fondamentale che le risorse idriche e oceaniche svolgono nello sviluppo in tutto il mondo.
Annunciata alla fine di agosto, l’iniziativa mira a raccogliere almeno 3 miliardi di dollari offrendo agli investitori l’opportunità di evidenziare il loro supporto nei confronti degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) che riguardano specificatamente l’acqua, i servizi igienico-sanitari e la protezione marina.
Dare un futuro all’acqua
«Il 70 per cento della superficie del pianeta è acqua, ma le risorse oceaniche degradate e la mancanza di accesso a fonti potabili influenzano negativamente la vita di centinaia di milioni di persone – ha commentato Kristalina Georgieva, Chief Executive Officer della Banca Mondiale – Attraverso questa serie di obbligazioni ricorderemo agli investitori e ai mercati che dobbiamo proteggere oggi le nostre risorse idriche e marine per le generazioni di domani».
Il water bond
Per il primo water bond è stato fissato un prestito obbligazionario di un miliardo di corone svedesi (94 mln di euro circa) a 7 anni.
La Banca è concentrata sulla conservazione e l’uso sostenibile dell’acqua attraverso due specifici obiettivi (SDG 6 e SDG 14) e con la nuova obbligazione “blu” cercherà di sfruttare l’appoggio degli investitori che danno priorità a queste aree: una gestione sostenibile delle fonti idriche per garantire l’accesso e la sicurezza dell’acqua e un uso sostenibile delle risorse oceaniche e marine.
Sviluppo sostenibile
«Le obbligazioni per lo sviluppo sostenibile della World Bank – ha aggiunto Arunma Oteh, Vice Presidente e Tesoriere della Banca Mondiale – rappresentano un’opportunità per gli investitori di puntare su prodotti sicuri e liquidi man mano che diventano più coinvolti nell’obiettivo del loro investimento. Sono un contributo importante nel viaggio verso mercati dei capitali sostenibili».
di Prisca Peroni
25 settembre 2018
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