Acque povere di sodio: proprietà e benefici

Acque povere di sodio: proprietà e benefici

Cos’è un’acqua povera di sodio? Per chi è consigliata? Lo abbiamo chiesto ad un esperto nutrizionista per capire i benefici di un’acqua con poco sodio.

MILANO – Tra i minerali, il sodio è essenziale per la vita umana. Esso è abbondantemente presente all’interno dell'organismo: in un adulto ne sono presenti circa 92 grammi, distribuiti nel sangue, nel tessuto osseo, nei connettivi e nel tessuto cartilagineo. L’apporto quotidiano necessario per un uomo adulto è fra gli 0,6 e i 3,5 gr al giorno. Per i bambini le dosi variano al ribasso, per loro il fabbisogno giornaliero è di 120-400 mg. Per garantire il giusto apporto quotidiano, occorre bilanciare il giusto contributo di sodio attraverso una buona alimentazione ed una corretta idratazione. In che modo? Lo abbiamo chiesto ad Annalisa Olivotti, biologa nutrizionista specializzata in Patologia Generale.

Acqua a basso contenuto di sodio: caratteristiche

Un’acqua a basso contenuto di sodio, detta anche “iposodica”, ha un basso residuo fisso e mantiene i livelli di questo minerale entro i 20 mg/l.

La quantità giornaliera consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è non superiore a 2 grammi di sodio al giorno, che corrisponde a circa 5 grammi di sale da cucina. Per evitare squilibri nell’organismo, gli esperti spesso consigliano di bere un’acqua che abbia un basso contenuto di sodio.

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Acqua iposodica: a chi è consigliata

Sebbene l’acqua ricca di sali minerali idrati di più, l’utilizzo di acque minerali povere di sodio contribuisce a non gravare sul bilancio quotidiano di sale assunto. “Il sale viene acquisito in gran parte attraverso l’alimentazione – afferma la dott.ssa Olivotti - quindi a livello di acqua si può ridurre.” In particolare, le acque iposodiche sono consigliate per chi soffre di disturbi e patologie come ritenzione idrica, pressione sanguigna alta, ipertensione, malattie renali e cardiovascolari.

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Acque minerali povere di sodio: benefici

Il sodio regola il passaggio di fluidi e dei nutrienti all'interno e all'esterno delle cellule e partecipa alla trasmissione dell'impulso nervoso. “Le acque povere di sodio sono importanti soprattutto per contrastare l’eventuale rischio di ipertensione – afferma la dott.ssa Olivotti - Esse garantiscono un miglior equilibrio idrico all’interno dell’organismo e hanno anche un maggiore effetto diuretico, contrastando così la ritenzione idrica, causa di uno degli inestetismi più odiati dalle donne: la cellulite. Per la distribuzione dei liquidi a livello cellulare è importante l’assunzione di acqua a basso contenuto di sodio.”

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Di Rossella Digiacomo

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