Vestiti usati: dove si buttano?

Vestiti usati: dove si buttano?

Smaltire i vecchi vestiti in modo corretto è fondamentale per evitare di inquinare inutilmente. Scopri come farlo in un'ottica di economia circolare.

MILANO – L’industria della moda è uno dei settori più inquinanti al mondo: infatti, in questo ambiente, si registra un numero altissimo di sprechi in termini di risorse naturali. Specialmente quando si parla di fast fashion, gli abiti hanno una data di scadenza e dopo un certo periodo vengono eliminati, facendo spazio ad altri vestiti che dopo poco tempo subiranno la stessa sorte. Tuttavia, per evitare di incidere sull’ambiente, per disfarsi di questi vestiti in modo sostenibile bisogna rispettare alcune regole fondamentali.

Dove gettare gli abiti usati?

Anche i vestiti usati vanno smaltiti in base ad una precisa procedura: la raccolta differenziata per gli abiti usati è di grandissima importanza per evitare lo spreco di questi prodotti.

In media, in Italia produciamo circa 663 mila tonnellate di rifiuti tessili all’anno. Queste cifre spaventose non fanno che influire in modo negativo sull’ambiente per vari motivi: innanzitutto, a causa delle enormi quantità di emissioni di carbonio che vengono prodotte per la creazione degli abiti; in secondo luogo, l’eccessiva quantità di acqua impiegata nei processi di produzione risulta essere un enorme spreco per il nostro ambiente.

Per frenare l’inquinamento dell’industria tessile è necessario rimettere in circolo i tessuti, intercettarli prima che arrivino in discarica e sfruttarne le fibre in modi diversi.

L'importanza del riciclo di vestiti usati

Per questo motivo, diventa indispensabile un’educazione al riciclo di abiti usati e l’adozione di un tipo di modello di economia circolare. Con questo termine si intende il ripristino e la rigenerazione di materiali, fornendo un’opportunità per ridurre le pressioni ambientali e alleviare la domanda di risorse naturali.

Dal momento che la produzione di abbigliamento è un processo che influisce sull’ambiente in modo considerevole, adottando l’abitudine di acquistare indumenti derivanti dal riciclo tessile andrebbe a ridurre l’impatto dei rifiuti tessili sul pianeta.

Il riciclo tessile, infatti, è di grande importanza quando si tratta di rallentare la produzione di nuovi tessuti sintetici a base di petrolio, portando ad un minore impatto ambientale e contribuendo così al risparmio idrico, energetico e alla minore produzione di rifiuti.

Come smaltire correttamente gli abiti

I tessuti che, invece, devono essere eliminati – poiché, ad esempio, i materiali sono inutilizzabili e non possono essere usati in un altro modo – devono essere raccolti nel cassonetto del tessile. Qui, dunque, andranno gettate calze rotte, abiti macchiati oppure vecchi asciugamani. Per fare in modo che il recupero dei materiali vada a buon fine, è opportuno non buttare nel cassonetto della raccolta differenziata del tessile tessuti sporchi o maleodoranti.

Cos'altro puoi fare con i vestiti usati: donazioni o vendite di seconda mano

I vestiti usati possono avere, infine, una “seconda vita” nell’armadio di qualcun altro: ecco che dunque le donazioni o le vendite di seconda mano diventano i trucchi migliori per evitare gli sprechi di tessuti e garantire un riutilizzo corretto di abiti che non indossiamo più, ma che occupano spazio nel nostro guardaroba. In questo modo, è possibile liberarsi di questi indumenti senza però andare incontro ad inutili sprechi, andando ad alimentare un’educazione al riciclo.

Di Sara Aimone

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