MILANO – Secondo i dati ISPRA, nel 2023 la disponibilità di acqua in Italia è stata stimata in 112,4 miliardi di metri cubi, con una riduzione del 18% rispetto alla media annua del periodo 1951-2023. L’Italia è il secondo paese europeo per prelievo di acqua potabile, dopo la Grecia, e il quarto a livello mondiale, dopo Stati Uniti e Canada, con un consumo medio giornaliero per persona che va dai 150 ai 215 litri al giorno (ISTAT): il 60% dei consumi è assorbito dal settore agricolo e energetico, e la restante percentuale è dovuta al settore civile. Per questo motivo una serie di consigli per non sprecare acqua in casa si può rivelare utile per ridurre lo spreco e per costruire un futuro più sostenibile per tutti.
Risparmiare acqua in casa: perché è importante
Se è vero che il risparmio idrico aiuta a ridurre le bollette e a mantere un ambiente sostenibile in casa, è altrettanto vero, e forse più importante, che risparmiare acqua in casa è fondamentale per la salvaguardia del pianeta e per noi stessi. L’acqua dolce potabile ha una portata limitata e il suo uso eccessivo può portare a crisi idriche di impatto globale che si riversano in ogni parte del mondo. Basti pensare che tra il 2023 e il 2024 abbiamo assistito in Italia a una serie di eventi climatici dalle conseguenze disastrose e senza precedenti, capaci di mettere in luce la preacarietà della situazione climatica che viviamo. Ecco che ogni suggerimento a riguardo, anche quello più semplice e quotidiano, diventa un tassello fondamentale per la costruzione di un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.
I benefici per l'ambiente
Il risparmio idrico contribuisce infatti a preservare gli ecosistemi acquatici e aiuta a combattere i cambiamenti climatici, sopratutto nelle aree in cui la scarsità di acqua è già un problema. Ogni litro di acqua risparmiato significa meno acqua prelevata dai fiumi e dagli acquiferi, e contribuisce alla loro conservazione a lungo termine. Il risparmio aiuta poi a ridurre l’inquinamento perché l’uso di una minore quantità di acqua va spesso di pari passo con un minore scarico di sostanze inquinanti nell’ambiente. Da una parte si ha quindi una minore pressione sugli ecosistemi acquatici, proteggendone la biodiversità e gli habitat naturali, dall’altra, si evita il sovraccarico dei sistemi di fognatura prevenendone le perdite.
I benefici per i consumi
Utilizzare l’acqua in modo più efficiente può portare poi a significativi risparmi economici. Riducendo il consumo di acqua, si riduce anche il bisogno di riscaldarla, abbassando i costi energetici e le emissioni di CO2. Non solo, ma certe pratiche di risparmio dell’acqua alleggeriscono il carico delle infrastrutture idriche, quindi la relativa manutenzione e una serie di effetti collaterali più gravi, che prevedono l’intervento specialistico di un idraulico o di un ingegnere. Secondo gli ultimi dati raccolti in Italia, la spesa media annuale per nucleo familiare per il servizio idrico è stata di 487 euro nel 2022, con un aumento del 5,5% rispetto al 2021; mentre, per quanto riguarda la manutenzione delle infrastrutture idriche, la spesa è stata di circa 100 euro l’anno per abitante (Asvis, Ansa). Questi dati riflettono la necessità di investimenti per migliorare l’efficienza della rete idrica e ridurre le perdite del sistema, ma anche l’urgenza di una sensibilizzazione diffusa per la riduzione dei consumi domestici quotidiani.
Dove e quando utilizziamo più acqua
La maggior parte dell’acqua in casa viene utilizzata in bagno (per la doccia e il WC) e in cucina (per lavare i piatti e gli alimenti), mentre i picchi di consumo si verificano generalmente al mattino e alla sera, quando si svolge la propria routine personale e di pulizia. E’ importante allora concentrarsi su queste aree e su queste fasce orarie per massimizzare il risparmio idrico. Ad esempio, una doccia può consumare tra i 60 e i 150 litri d’acqua, mentre un bagno ne richiede tra i 150 e i 200 litri (QuiFinanza). Le lavatrici e le lavastoglie, utili al risparmio, contribuiscono invece al consumo totale se utilizzate male, cioè a carico non completo, e in modo frequente. Allo stesso modo, lavarsi i denti o farsi la barba con il rubinetto aperto può farci consumare quasi quanto una doccia di 10 minuti.
Come ridurre il consumo di acqua in cucina e in bagno
Per ridurre il consumo di acqua in cucina si possono usare innanzitutto ciotole per lavare la frutta e la verdura anziché l’acqua corrente, e riutilizzare l’acqua per innaffiare le piante o pulire il lavello. E’ utile installare riduttori di flusso ai rubinetti, che ne limitano l’uso senza comprometterne la funzionalità, utilizzare lavastoviglie a basso consumo idrico e farla funzionare solo a carico pieno.
Per ridurre il consumo di acqua in bagno invece si possono installare soffioni per la doccia a basso flusso, usare cisterne del WC con doppia pulsantiera per ridurre il volume dello scarico, chiudere il rubinetto mentre si lavano i denti o si insapona il corpo. E’ bene preferire la doccia al bagno e raccogliere l’acqua fredda del rubinetto mentre si attende quella calda, per poi riutilizzarla.
Le tecnologie e le soluzioni disponibili per il risparmio idrico in casa
Esistono poi diverse tecnologie e soluzioni per il risparmio idrico in casa. Tra le più efficaci vi sono i limitatori di flusso e frangigetto già nominati; i rubinetti con sensori o con rompigetto aerato, che limitano il flusso dell’acqua ma ne aumentano l’efficacia del lavaggio; i sistemi di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione e usi non potabili; tecnologie per il riciclo e il riuso delle acque grigie, che permettono di riutilizzare l’acqua da docce e lavandini per il WC o l’irrigazione; e infine, elettrodomestici a efficienza energetica che consumano meno acqua.
Di seguito la lista dei 15 consigli per il risparmio idrico domestico:
- Inserire interruttori, riduttori di flusso o frangigetto ai rubinetti in casa
- Inserire, se possibile, limitatori di pressione alle tuberie in entrata nei bagni o nel piano di casa
- Evitare di lavare piatti e vestiti a mano, e utilizzare lavastoviglie e lavatrici a basso consumo avviando il ciclo a carico completo
- Sfruttare le funzioni ecologiche dei propri elettrodomestici
- Installare sciacquoni a scarico differenziato
- Usare ciotole per lavare i cibi e riutilizzare l’acqua per irrigazione o pulizia
- Raccogliere l’acqua fredda mentre si aspetta che diventi calda
- Fare la doccia invece che il bagno
- Riparare subito i rubinetti che perdono
- Innaffiare le piante solo dopo il tramonto per evitare l’evaporazione immediata dell’acqua
- Evitare di irrigare il giardino mattina e sera
- Chiudere l’acqua mentre ci si lava i denti o ci si insapona
- Pulire i pavimenti dei cortili usando scope e non il tubo dell’acqua
- Usare sistemi di recupero dell’acqua piovana per l’irrigazione
- Usare sistemi di recupero delle acque grige per il WC
Leggi le 10 regole per rispettare l’ambiente
Di Valentina Toschi