Rewilding. Riparare gli ecosistemi con un processo naturale

Rewilding. Riparare gli ecosistemi con un processo naturale

Scopri cos'è il rewilding e come può aiutare a riparare gli ecosistemi danneggiati, ristabilendo i processi naturali con anche alcuni esempi di successo

MILANO - Negli ultimi decenni, il concetto di ‘rewilding’ ha guadagnato sempre più attenzione come una strategia innovativa per la conservazione dell’ambiente. Ma cos’è esattamente il rewilding? Come funziona? E perché è così cruciale per il nostro pianeta? In questo articolo, esploreremo queste domande e presenteremo alcuni esempi di successo di rewilding in tutto il mondo.

Cos’è il rewilding

Il rewilding è un approccio alla conservazione che mira a ripristinare e proteggere i processi naturali e le aree selvagge, permettendo alla natura di riprendersi e prosperare senza l’intervento umano. Questo può includere la reintroduzione di specie chiave, la rimozione di infrastrutture umane e la promozione della biodiversità.

Come funziona il rewilding e perché è importante

Il processo di rewilding può variare a seconda delle specifiche esigenze dell’ecosistema in questione, ma generalmente segue alcuni passaggi chiave:

  1. Valutazione dell’Ecosistema. Prima di tutto è necessario comprendere lo stato attuale dell’ecosistema e identificare le specie e i processi naturali che sono stati persi o danneggiati.
  2. Pianificazione e Progettazione. Una volta valutato l’ecosistema, si sviluppa un piano per il rewilding che può includere la reintroduzione di specie, la rimozione di barriere artificiali e la protezione delle aree chiave.
  3. Implementazione. Questo passaggio coinvolge l’attuazione del piano, che può includere la reintroduzione di animali, la piantumazione di vegetazione nativa e la rimozione di strutture umane.
  4. Monitoraggio e Adattamento. Dopo l’implementazione, è cruciale monitorare l’ecosistema per valutare i progressi e apportare eventuali modifiche necessarie.

Il rewilding è poi importante per diverse ragioni. Aiuta a ripristinare la biodiversità, che è essenziale per la salute degli ecosistemi; mitiga i cambiamenti climatici nella misura in cui gli ecosistemi sani assorbono più carbonio rispetto a quelli danneggiati e forniscono servizi essenziali come la purificazione dell’acqua, la regolazione delle temperature e la protezione contro le calamità naturali (inondazioni, incendi); offre opportunità per il turismo green, la ricreazione e ilbenessere fisico e mentale

Esempi di Successo

1. Il Parco Nazionale di Yellowstone, USA

Uno degli esempi più noti di rewilding è il Parco Nazionale di Yellowstone negli Stati Uniti. Negli anni '90, i lupi furono reintrodotti nel parco dopo essere stati assenti per quasi 70 anni. La reintroduzione dei lupi ha avuto un effetto a catena sull’ecosistema, controllando la popolazione di cervi e permettendo alla vegetazione di riprendersi, il che ha beneficiato a sua volta altre specie.

2. Il Progetto Oostvaardersplassen, Paesi Bassi

In Olanda, il progetto Oostvaardersplassen ha trasformato un’area di terra bonificata in una riserva naturale selvaggia. Qui, grandi erbivori come i cavalli selvaggi e i bisonti europei sono stati reintrodotti, creando un ecosistema dinamico e diversificato.

3. Il Progetto Rewilding Europe

Rewilding Europe è invece un’iniziativa che mira a ripristare vaste aree verdi e faune annesse del continente europeo. Uno dei loro progetti di successo è il rewilding della regione del Delta del Danubio, dove la reintroduzione di specie come il bisonte europeo e il cavallo selvaggio ha contribuito a ripristinare l’ecosistema.

Sfide e considerazioni finali

Il rewilding, pur essendo una strategia promettente per la conservazione della biodiversità, presenta al contempo diverse criticità. Tra queste, vi sono le incertezze e difficoltà nella definizione e implementazione pratica dei progetti, specialmente riguardo alle basi ecologiche appropriate e le scale spazio-temporali. Vi sono dubbi sulla capacità dei processi ecologici di riprendere significato in paesaggi dominati dall’uomo e sulla definizione del ruolo degli esseri umani in questi contesti. Infine, una serie di rischi include l’allineamento con le categorie legali, gestionali e culturali esistenti, la valutazione realistica dei costi e benefici e il miglioramento del monitoraggio e valutazione dei progetti.

Ciò nonostante, i suoi benefici superano il più delle volte i rischi. Il rewilding può ripristinare ecosistemi degradati, aumentare la biodiversità e migliorare la resilienza degli habitat naturali ai cambiamenti climatici. Inoltre, coinvolgendo le comunità locali e integrando le conoscenze tradizionali con le pratiche moderne, è possibile mitigare molti dei problemi associati a questa pratica. Con una pianificazione attenta e un monitoraggio continuo, il rewilding può rappresentare una soluzione sostenibile e vantaggiosa per la conservazione della natura, a dimostrazione del fatto che è possibile fare passi significativi verso un pianeta più sostenibile e ricco di biodiversità.

FONTI

 

Di Valentina Toschi

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