Cos'è un'isola di plastica e quali sono le più grandi

Cos'è un'isola di plastica e quali sono le più grandi

La formazione di isole di plastica è un fenomeno abbastanza recente, che ha un impatto enorme sulla vita acquatica. Scopri cosa le causa e dove sono.

MILANO - Le isole di plastica sono un problema emergente e allarmante che ha catturato l'attenzione di scienziati, ambientalisti e del pubblico globale. Questi agglomerati di rifiuti plastici che galleggiano negli oceani rappresentano una minaccia significativa per l'ecosistema marino e per la salute umana. Ma cosa sono esattamente queste isole di plastica, dove si trovano e come si formano? Questo articolo esplorerà le risposte a queste domande, analizzando le cause di questo fenomeno e il suo impatto devastante.

Cos'è un'isola di plastica

Le isole di plastica, spesso chiamate "vortici di plastica" o "gyre di plastica", sono accumuli massicci di rifiuti plastici che galleggiano nelle acque degli oceani. Questi rifiuti non formano vere e proprie isole solide, ma piuttosto grandi ammassi di detriti di plastica che possono estendersi su superfici enormi, occupando aree vastissime dell'oceano. La plastica, a causa della sua leggerezza e resistenza alla decomposizione, tende a fluttuare e ad aggregarsi in queste zone, creando delle vere e proprie trappole per la fauna marina.

Dove si trovano le isole di plastica

Le isole di plastica si formano principalmente nei grandi sistemi di correnti oceaniche chiamati "gyres", che agiscono come enormi vortici che catturano e concentrano i rifiuti galleggianti. Le più famose tra queste isole sono:

Ognuna di queste isole è diversa per dimensioni e composizione, ma tutte rappresentano un grave rischio per l'ambiente marino.

Come si formano le isole di plastica

La formazione delle isole di plastica è il risultato di un processo complesso che inizia con l'inquinamento da plastica terrestre. Le plastiche, provenienti da fonti come imballaggi, bottiglie, reti da pesca e microplastiche, vengono trasportate dai fiumi e dalle correnti marine fino agli oceani. Una volta in mare, queste plastiche vengono trasportate dalle correnti oceaniche verso i gyres, dove si accumulano progressivamente. L'azione del sole, del vento e delle onde frammenta ulteriormente la plastica, ma non la decomponendo completamente, permettendole di persistere nell'ambiente per decenni, se non secoli.

L'impatto delle isole di plastica sulla vita acquatica

Le isole di plastica hanno conseguenze devastanti per la vita marina. Gli animali possono confondere i frammenti di plastica per cibo, ingerendoli e soffocando o morendo di fame. Le microplastiche, in particolare, possono entrare nella catena alimentare, raggiungendo anche gli esseri umani. Inoltre, la plastica può danneggiare fisicamente gli habitat marini, come le barriere coralline, e rilasciare sostanze chimiche tossiche nell'acqua, con effetti a lungo termine sulla salute degli ecosistemi marini.

Le isole di plastica rappresentano una delle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo. Combattere questo fenomeno richiede sforzi globali, dalla riduzione dell'uso della plastica alla gestione dei rifiuti, fino alla ricerca di soluzioni innovative per ripulire i nostri mari. Solo attraverso un'azione concertata possiamo sperare di preservare la salute degli oceani e, con essa, il futuro del nostro pianeta.

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Di Martina Invernizzi

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