MILANO – Le acque ricche di litio sembra possano essere in grado di ridurre il rischio di sviluppare la demenza senile. Emerge da uno studio dell’Università di Copenaghen condotto su 800.000 persone e riportato da BBC News.
Sono stati esaminati documenti medici di 73.731 danesi con demenza senile e 733.653 senza questa patologia in 151 aree del Paese. Acque con alti livelli di litio (superiori a 15 microgrammi per litro) hanno avuto una riduzione del rischio di demenza senile del 17%.
Litio e demenza senile
Il litio è naturalmente presente nell'acqua in percentuali variabili, è noto per avere effetti positivi sul cervello e viene utilizzato come trattamento per il disturbo bipolare.
Al momento non esiste alcuna cura in grado di fermare, invertire o rallentare la progressione della malattia.
Secondo alcune ricerche dell’Alzheimer's Research UK, un trattamento in grado di rallentare la demenza di soli cinque anni significherebbe che 666.000 persone in meno svilupperebbero la demenza entro il 2050 nel Regno Unito.
La ricerca necessaria
La dott.ssa Tara Spiers-Jones, del Centre for Discovery Brain Sciences all'Università di Edimburgo, ha affermato: “Ad influenzare il rischio demenza concorrono molti altri fattori e questa ricerca rappresenta un risultato importante ma non validante al 100%.
Per questo occorre in futuro approfondire quanto il litio, all’interno di una dieta alimentare e assunto tramite l’acqua, possa rappresentare un alleato in più nel contrastare la patologia”.
di Salvatore Galeone
12 settembre 2017
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