MILANO – Fino ad ora, gli scienziati avevano pensato che le condizioni sul pianeta rosso fossero troppo fredde e aride perché potesse esistere acqua allo stato liquido. Eppure, stando a quanto riportato dal The Guardian, la Nasa Curiosity Rover avrebbe scoperto proprio la presenza di acqua su Marte sotto la superficie del pianeta. Lo stesso prof. Andrew Coates responsabile della scienza planetaria al Mullard Space Science Laboratory dell’University College di Londra, ha dichiarato: “E’ la prima volta che abbiamo avuto prove di questo tipo”.
La scoperta
Curiosity è atterrato su Marte nel 2012 nel grande cratere Gale, situato a sud dell'equatore di Marte. Il cratere gigante è 154 km di diametro e l'orlo è alto quasi 5 chilometri. Gli ultimi risultati suggeriscono che il suolo marziano è umido a causa della presenza di un sale che abbassa notevolmente il punto di congelamento dell'acqua. Inoltre questo sale è in grado di assorbire anche vapore acqueo dall’atmosfera contribuendo, così, ad “immagazzinare” acqua. Morten Bo Madsen, un anziano ricercatore presso l'Università di Copenaghen e co-investigatore sul rover Curiosity, ha dichiarato: “Il terreno è poroso, quindi quello che stiamo vedendo è che l'acqua filtra verso il basso attraverso il suolo. Nel corso del tempo, altri sali possono dissolversi nel suolo e ora che sono liquidi, possono muoversi e precipitare altrove sotto la superficie”.
La sfida
La presenza di acqua è considerata tradizionalmente un ingrediente essenziale per la vita così come noi la conosciamo. Tuttavia, come hanno precisato gli scienziati, Marte rimane ostile per altri motivi. Primo su tutti il campo magnetico. Quello terrestre ci difende dalle radiazioni cosmiche dannose. Su Marte, invece, è opinione diffusa che il campo magnetico si sia perso circa 4 miliardi di anni fa.