Come prendersi cura in estate delle piante in casa: i consigli di Francesco Diliddo

Come prendersi cura in estate delle piante in casa: i consigli di Francesco Diliddo

Intervista al green influencer che sui suoi profilo social dispensa utili consigli inerenti il giardinaggio e la sostenibilità

MILANO – Francesco Diliddo ha coltivato la sua passione per le piante fin da adolescente. Tramite i suoi canali social, racconta come si prende cura delle piante che tiene non in giardino, bensì sul balcone di casa.

È tempo di ferie e per chi tiene le piante in balcone è sempre un problema, ma Francesco ci fornisce utili consigli da mettere in pratica, oltre a parlarci della sua passione green ed a condividere alcuni preziosi consigli per chi vuole approcciarsi al mondo del giardinaggio.

 

Ciao Francesco, parlaci un po’ di te e della tua passione per il giardinaggio. Com’è nata? Perché proprio questa attività?

Coltivo la passione del giardinaggio sin da adolescente, ho seminato il mio primo albero (una palma Phoenix Canariensis) nel giardino pugliese di famiglia quando avevo 15 anni (nel 1995): oggi è un esemplare alto sei metri! Figlio di agricoltore, con la mamma pollice verde, ho sempre vissuto a contatto con la natura e, sin da piccolo, la famiglia ha assecondato la mia curiosità per il mondo della natura, in particolar modo per le piante. Trasferito a Pisa per l'università, ho continuato con la mia passione e nonostante gli studi umanistici, ho imparato con l'esperienza, studiando le specie che coltivo e che sperimento tutt'ora.

 

Abbiamo visto tramite i tuoi canali che ti occupi delle tue piante sul balcone. Quali piante, nella tua esperienza, sono più adatte per crescere in uno spazio simile? 

La regola principale è l'esposizione del balcone e le piante vanno scelte in base a quanta luce arriva e in quali momenti della giornata. Ad esempio, se abbiamo una terrazza molto assolata, esposta a sud, sicuramente possiamo optare per le piante succulente, i cactus e gli arbusti della flora mediterranea (rosmarino, lavanda, elicriso). Al contrario, un balcone ombroso è sicuramente esposto a nord, quindi possiamo coltivare le ortensie, le viole, i ciclamini, la gardenia, l'orchidea da esterno (il cymbidium) e le camelie.

L'esposizione migliore per uno spazio verde è ad est (sole al mattino e ombra nel pomeriggio) e qui possiamo coltivare qualsiasi pianta: i classici pelargonium (gerani), le petunie, le portulaca, i tagetes, gli ibisco, gli osteospermum (dimorphoteca) e le verbena.

Uno spazio ad ovest sarà ombroso al mattino con tanto sole dal primo pomeriggio fino al tramonto e qui possiamo realizzare un piccolo orto, anche in vaso, piantando pomodori, lattuga, basilico, cetrioli e peperoncini, dal successo assicurato!

 

Quali consigli daresti a chi vorrebbe avere uno spazio verde ma ha paura di non riuscire a dedicarci abbastanza tempo e attenzione?

Sicuramente si possono scegliere, per cominciare, delle piante che non richiedono molte cure ed oggi si possono trovare nei garden specializzati piante che arrivano da tutto il mondo che davvero hanno bisogno di poche cure: dalle graminacee, alle agavi, dai sedum alle euphorbie. Consiglio sempre vasi di grandi dimensioni con delle composizioni miste, che riproducono la diversità dell'ambiente naturale e che riescono a fornire una maggiore riserva idrica durante i periodi secchi dell'anno.

 

Siamo in estate, tra caldo e vacanze, non è semplice stare dietro alla salute delle proprie piante, soprattutto dal punto di vista dell’innaffiamento. Hai qualche consiglio pratico per la gestione dell’acqua?

Per le piante in casa possiamo spostarle tutte nella stanza più umida, che di solito è il bagno e sistemarle su grandi sottovasi pieni di argilla espansa e un po’ d'acqua, che garantiranno il giusto apporto di umidità e che rallenterà l'evaporazione dell'annaffiatura dal terriccio. Importantissimo è lasciare la serranda aperta per permettere alla luce di entrare. 

Sul balcone e terrazzo, ove possibile, è utile spostare le piante nelle zone più protette dal caldo sole estivo e utilizzare, se non si dispone dell'impianto automatico, delle bottiglie con sistema a goccia che rilasciano molto lentamente l'acqua nel periodo di assenza.

 

Di Stefano Morretta

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