MILANO – Quello della sostenibilità è un tema delicato che riguarda tutte le nazioni del mondo. Da anni si effettuano studi e si fanno ricerche per trovare energie alternative, in grado di soddisfare il fabbisogno umano senza danneggiare il pianeta. Gli studi in questo senso sono innumerevoli; i pannelli fotovoltaici sono una delle principali risorse utilizzate. Zero Mass Water, una startup statunitense, ha condotto degli studi proprio sui pannelli solari, arrivando a inventare qualcosa a cui nessuno aveva ancora pensato. La startup, infatti, è riuscita a creare degli speciali pannelli solari che, oltre a produrre energia alternativa, sono in grado di produrre acqua potabile.
L’invenzione
Nello specifico, Cody Friesen, proprietario della Zero Mass Water, ha ideato un sistema attraverso cui catturare l’umidità per poi trasformala, appunto, in acqua. Il processo si serve di un materiale in grado di assorbire le particelle di umidità; grazie all’energia prodotta dal pannello fotovoltaico, poi, le molecole d’acqua escono dal materiale. A questo punto, attraverso l’evaporazione, vengono purificate.
Per funzionare al meglio, questo interessante sistema ideato dalla startup, deve essere installato in ambienti particolarmente umidi. Ciascun pannello sarebbe in grado di raccogliere – a piena efficienza – ben 30 litri di acqua.
Le applicazioni
Sono già stati avviati dei progetti pilota in Giordania, Messico ed Ecuador. Molti pannelli sono stati installati in zone del mondo molto povere, nella speranza di dare, se non una soluzione vera e propria, quantomeno un sostegno alle popolazioni (circa 2 miliardi di persone) che, ancora oggi, nel 2018, faticano a reperire acqua potabile. Moltissime sono le regioni del mondo che avrebbero bisogno di pannelli del genere. Si calcola che un pannello, il cui prezzo attuale si aggira intorno ai 3000 dollari, sarebbe in grado di rispondere al fabbisogno di una famiglia composta da quattro persone.
di Salvatore Galeone
source: inc.com