Come funzionano gli impianti di potabilizzazione?

Come funzionano gli impianti di potabilizzazione?

Scopri perché alcuni tipi di acqua hanno bisogno di essere trattati per diventare potabile e quali sono i processi di potabilizzazione necessari.

MILANO - La potabilizzazione dell'acqua è un insieme di processi che rende l'acqua sicura per il consumo umano. Questo trattamento è essenziale per rimuovere eventuali contaminanti fisici, chimici e biologici che possono mettere a rischio la salute. In questo articolo esploreremo i vari passaggi coinvolti nel processo di potabilizzazione e le tecnologie impiegate per garantire che l'acqua sia adatta al consumo.

Perché l'acqua deve essere trattata?

L'acqua, una risorsa fondamentale per la vita, spesso non è immediatamente adatta al consumo umano, poiché può contenere sostanze nocive come batteri, virus, sostanze chimiche o inquinanti fisici. Le acque provenienti da fiumi, laghi o falde acquifere possono essere esposte a contaminanti naturali o artificiali. La potabilizzazione si rende quindi necessaria per eliminare questi agenti patogeni e sostanze pericolose, rendendo l'acqua sicura da bere.

I principali processi di potabilizzazione

Il processo di potabilizzazione è composto da diverse fasi, ognuna delle quali ha un ruolo specifico nella purificazione dell'acqua:

  • Grigliatura: è una fase iniziale del trattamento dell'acqua che prevede l'uso di griglie o setacci per rimuovere i materiali più grandi e grossolani presenti nell'acqua grezza. Questi possono includere foglie, rami, plastica e altri detriti solidi. Le griglie possono avere maglie di diverse dimensioni a seconda del tipo di impianto e delle caratteristiche dell'acqua da trattare. Questo passaggio è fondamentale per prevenire danni ai successivi processi di trattamento.
  • Sedimentazione: è una fase in cui l'acqua trattata con coagulanti viene lasciata riposare in vasche o bacini. Le particelle sospese più grandi e pesanti, che sono state aggregate tramite la coagulazione (fase precedente), si depositano lentamente sul fondo delle vasche grazie alla gravità. Questa fase riduce notevolmente la quantità di materiali solidi sospesi nell'acqua, migliorando la sua qualità prima della filtrazione. I sedimenti raccolti vengono successivamente rimossi e gestiti separatamente.
  • Filtrazione dell’acqua: è un processo in cui l'acqua viene fatta passare attraverso materiali porosi, solitamente strati di sabbia, ghiaia o carbone attivo, per rimuovere le particelle rimanenti non sedimentate. Questi filtri trattengono le impurità come residui organici, particelle fini e alcuni microorganismi. I filtri a carbone attivo possono anche assorbire sostanze chimiche indesiderate e migliorare il sapore e l'odore dell'acqua. La filtrazione è uno dei passaggi fondamentali per ottenere acqua limpida e priva di sostanze nocive.
  • Disinfezione dell’acqua: è l'ultima fase del trattamento, essenziale per eliminare microorganismi patogeni come batteri, virus e parassiti. I metodi più comuni di disinfezione includono l'uso di cloro, ozono o raggi UV. Il cloro è il disinfettante più ampiamente utilizzato perché efficace e perché fornisce una protezione residua lungo la rete di distribuzione. L'ozono e i raggi UV, sebbene molto efficaci contro i patogeni, non forniscono una protezione a lungo termine, quindi vengono spesso combinati con altri trattamenti.

Tecnologie avanzate nella potabilizzazione

Con il progresso tecnologico, sono stati sviluppati metodi più avanzati per il trattamento dell'acqua. L'osmosi inversa, ad esempio, è una tecnica che utilizza membrane semipermeabili per rimuovere sali e contaminanti disciolti, particolarmente utile per la desalinizzazione delle acque marine. Anche i sistemi di filtrazione a carbone attivo e i processi biologici stanno acquisendo importanza per migliorare l'efficienza e la sostenibilità del trattamento dell'acqua.

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Di Martina Invernizzi

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