Cos'è il pH dell’acqua e quali sono i livelli ottimali

PH dell'acqua: cos'è, come misurarlo e quali sono i valori ottimali

Il pH di un’acqua può avere precise caratteristiche, utili o meno a seconda del suo utilizzo. Ecco cos’è il ph dell’acqua e i valori presenti sull’etichetta dell’acqua in bottiglia.

MILANO – Leggendo l’etichetta di una bottiglia di acqua minerale è possibile notare la voce pH. Per pH si intende è il parametro che dà un’indicazione delle proprietà corrosive o incrostanti di una qualsiasi soluzione, una regola che vale quindi anche per l’acqua. Ma qual è il significato chimico-fisico del pH dell’acqua?

Cos’è il pH

Il pH è definito come una scala di misura utilizzata per esprimere il carattere acido o basico delle soluzioni. Il simbolo "pH", che sta per “Potenzial Hydrogen”, fu creato nel 1909 dal chimico danese Søren Sørensen e viene usato per valutare la concentrazione di ioni idrogeno in un liquido, tessuto o cellula.

Il significato del pH dell’acqua: neutro, acido, basico

L’acqua pura ha un pH = 7, valore che corrisponde ad una situazione di neutralità, ma in una normale soluzione acquosa, dove sono disciolte molte sostanze minerali, la aggiuntiva o la mancanza di ioni H+ può essere tale da conferire all’acqua caratteristiche acide o basiche. Valori di pH compresi tra 0 e 7 caratterizzano le soluzioni acide (ad esempio l’aceto ha pH 4 e il limone pH 3), mentre pH compresi tra 7 e 14 caratterizzano le soluzioni basiche (ad esempio una miscela di acqua e bicarbonato di sodio può avere pH 9).

In natura il pH delle acque può variare notevolmente. In quelle sotterranee è generalmente compreso tra 6,5 e 8,5 ma si trovano molte acque con valori di pH anche inferiori a 5, per esempio nei casi di contatto con terreni vulcanici, dove sono presenti acido carbonico e idrogeno solforato. Anche elevate concentrazioni di anidride carbonica libera determinano caratteristiche acide perché tale gas in acqua genera acido carbonico. Nelle acque fluviali o di sorgente di tipologia prevalentemente bicarbonato-calcica, il pH è generalmente basico e compreso tra 7 e 8.

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Come si misura il PH dell’acqua: i metodi

Sono diversi i metodi attraverso i quali è possibile misurare il pH dell’acqua. Ecco quali sono i principali:

  • Cartine tornasole: si tratta del metodo più diffuso. La cartina tornasole è una tipologia di carta assorbente lavorata in modo tale da essere utilizzata in ambito chimico al fine di individuare se una soluzione con cui entra in contatto sia acida o basica. Essa contiene dei reagenti che cambiano colore a seconda del pH della soluzione in cui sono immersi.
  • Reagenti liquidi o pastiglie: Questo metodo prevede l’aggiunta di reagenti liquidi o pastiglie ad una soluzione acquosa, la quale assume una determinata colorazione a cui è possibile associare un valore di pH, in base alla specifica scala cromatica di riferimento.
  • pH-metro: si tratta di un apparecchio elettronico usato per misurare il pH di un liquido. Esso solitamente è costituito da una sonda (un elettrodo a vetro) collegata ad un dispositivo elettronico che raccoglie il segnale della sonda, calcola il valore di pH corrispondente e lo rappresenta su un display.

Il pH dell’acqua in natura e il pH dell’acqua potabile

In natura, il pH dell’acqua è solitamente compreso in un intervallo tra i valori 6,5 - 8,5. L'acqua pura ha pH neutro, ma una volta che entra in contatto con l'aria reagisce con l'anidride carbonica e si acidifica leggermente. Non è quindi possibile trovare acqua pura e quindi con pH neutro in natura: già alla sorgente si trovano disciolti composti provenienti dal contatto dell’acqua con le rocce e il terreno dal quale sgorga.

Qual è il pH dell’acqua potabile? La normativa sulla potabilità delle acque destinate al consumo umano (D.Lgs 31/2001 e smi) impone che il valore del pH dell'acqua potabile sia compresa nel range 6,5-9,5. Tali valori sono stati scelti sulla base delle dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nello specifico considera il pH dell’acqua un importante parametro di valutazione della qualità dell’acqua. Tale range è stato scelto per assicurarsi che l’acqua non sia stata contaminata da alcuni microrganismi e per controllare il più possibile la presenza di alcuni metalli al suo interno.

Il pH dell’acqua in bottiglia

Il pH di un’acqua ha un importante significato tecnologico; a seconda del suo valore, un’acqua può avere caratteristiche incrostanti o corrosiveIl pH di un’acqua in bottiglia ha invece un valore molto relativo: l’acido presente nel nostro stomaco, ad esempio, annulla qualsiasi valore basico o acido del pH dell’acqua che beviamo. In generale, il nostro organismo è dotato di un complesso ed efficiente sistema tampone che è in grado di mantenere pressoché costante il valore del pH del sangue, quindi l’acidità del nostro corpo, indipendentemente dal tipo di alimentazione.

La natura del pH e i diversi effetti di questo parametro in ambito tecnologico ed igienico-sanitario motivano le differenze normative tra le acque distribuite in rete e le minerali in bottiglia. Mentre per le acque di acquedotto la legislazione (D.Lgs 31/2001) prevede che il pH sia compreso tra 6,5 e 9,5 e che in ogni caso le acque non siano aggressive, mentre per le acque minerali (D.M 10 febbraio 2015) non sono previste restrizioni per questo parametro.

Il pH dell’acqua e la salute

Controllare il pH dell'acqua che beviamo ci permette di mantenere il pH del nostro corpo alcalino. In questo modo è possibile evitare malattie e disturbi che un livello troppo alto di acidità nel corpo può creare. Una corretta idratazione permette di mantenere sane le cellule del nostro corpo ed il pH in equilibrio. Se le cellule non ricevono i minerali necessari, esse andranno a estrarre i minerali alcalini dalle ossa, dai muscoli e da altre parti del corpo, lasciando indifese queste aree.

Per una salute ottimale è consigliato bere acqua alcalina, con un pH alcalino ovvero basico, carica di elettroni e con una struttura molecolare ideale. Tra le acque minerali alcaline presenti in commercio troviamo Acqua Panna, acqua oligominerale naturale con pH pari a 8, caratterizzata da un equilibrato contenuto di sali minerali e da un basso contenuto di sodio, e Levissima, con un livello di pH pari a 7.9.

Scopri di più sulle acque alcaline.

di Salvatore Galeone

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