MILANO – Ci sono delle tipologie di acque consigliate per determinate patologie, come l’acqua da bere in caso di calcoli renali oppure l’acqua da bere in caso di colesterolo alto. Anche in caso di steatosi epatica esistono delle tipologie di acque più consigliate rispetto ad altre.
Cos’è la Steatosi epatica
La steatosi epatica (o sindrome del fegato grasso) è una sindrome che provoca un accumulo di grassi (superiore al 5% del peso del fegato) nelle cellule epatiche. Per accertare questa condizione è necessario sottoporsi a biopsia epatica. Questa patologia ha una sintomatologia lieve, che si manifesta con un leggero dolore addominale e un affaticamento. Nei casi più gravi può portare anche alla fibrosi e alla cirrosi.
Le cause
Il fegato grasso è una condizione generalmente priva di sintomi, eppure molto frequente. Esso si verifica in presenza di un'alterazione delle cellule del fegato, che accumulano più grassi di quanti siano in grado di smaltire. La sua manifestazione è più frequente in individui che consumano grandi quantità di alcol, che sono in sovrappeso, che hanno il colesterolo alto o che presentano una insulina-resistenza.
La steatosi, nelle fasi iniziali, può causare dolore nel lato destro superiore della pancia: spesso si tratta di un dolore temporaneo; tuttavia, nella maggior parte dei casi, l'origine dei dolori in quella zona dell'addome è più di frequente associata alla colecisti o a infiammazione del colon.
Come prevenirla
La steatosi può evolvere per anni, infatti, senza causare sintomi. Per questo è importante sottoporsi regolarmente a esami diagnostici per prevenire il rischio di danni permanenti al fegato soprattutto quando si soffre di diabete; colesterolo alto; sindrome dell'ovaio policistico; disturbi della tiroide; obesità oppure si segue un'alimentazione squilibrata e con troppi grassi.
Anche per questa patologia, quindi, è essenziale adottare uno stile di vita sano, soprattutto a tavola. Una dieta con un giusto apporto calorico e con un basso contenuto di grassi può aiutare a tenere sotto controllo il peso e il colesterolo. Il grasso in eccesso dovuto al consumo di alcol può scomparire entro sei settimane da quando le persone smettono di bere.
Il ruolo di una corretta idratazione
Gli esperti consigliano di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, dose necessaria per depurare il fegato ed eliminare le tossine. Tra le acque consigliate per questo tipo di patologia troviamo quelle bicarbonato-solfato-magnesiache, per l’effetto prodotto dallo zolfo e per la loro azione coleretica e colagoga.
Di Stefano Morretta