MILANO - La spiaggia di Whitby (Yorkshire), nel nord dell’Inghilterra è diventata per alcune ore una enorme tela d’artista naturale per incidere nella sabbia un'immagine di 60 metri di una ragazza etiope, di nome Ansha, che trasporta acqua. L’opera è stata realizzata dall'artista inglese Jamie Wardley con il gruppo artistico "Sand In Your Eye", in collaborazione con la ONG “WaterAid”.
L’opera d’arte temporanea
L'opera d’arte mostra un bambino che trasporta l'acqua su un terreno incrinato vicino alla marea crescente, per evidenziare l'impatto dei cambiamenti climatici legato all'accesso delle persone all'acqua. Condizioni meteorologiche estreme come siccità prolungate prosciugano fonti d'acqua come sorgenti e pozzi, mentre l'innalzamento del livello del mare e le inondazioni contaminano le riserve idriche mal protette, con conseguenze potenzialmente devastanti. "Intervallato nel disegno, c'è come una terra crepata per simboleggiare la siccità che il cambiamento climatico causerà – ha spiegato in un’intervista l’artista Jamie Wardley - E poi la metafora, se volete, è il mare che entra nella sabbia. La marea crescente è l'aumento del livello del mare che affronteremo in futuro".
Opera di sensibilizzazione
Gli artisti di Sand in Your Eye hanno impiegato quattro ore per creare il ritratto della dodicenne ragazza etiope, solita trascorrere diverse ore ogni giorno a raccogliere l’acqua dal fiume. Dopo solo un'ora, l'immagine di Ansha è stata spazzata via dall’alta marea a Whitby Beach, metafora di come le piogge eccessive e l'innalzamento del livello del mare possano portare inondazioni, contaminazione dell'acqua e pericolo per le vite umane. "È stata un'esperienza fantastica! – ha affermato Anna France-Williams, portavoce di "WaterAid" - Gli artisti sono molto professionali e siamo davvero soddisfatti di quello che hanno creato sulla spiaggia. E speriamo che ciò contribuisca ad aumentare la consapevolezza dell'importanza dell'acqua nella vita dei bambini".
La mancanza di acqua nel mondo
L'opera d'arte è stata realizzata per mettere sotto i riflettori il problema del cambiamento climatico, dei bambini che soffrono per la mancanza di acqua e per sostenere la gestione delle risorse idriche. Sono circa 2,2 miliardi le persone che vivono senza accesso a risorse idriche sicure a livello globale. L'UNICEF stima che tra 20 anni, un bambino su quattro - il che significa 600 milioni di persone sotto i 18 anni - vivrà in zone del mondo con estrema scarsità d'acqua. Secondo l'ONU, la domanda mondiale di acqua è destinata ad aumentare di oltre il 50% entro il 2040.
Di Rossella Digiacomo