MILANO – Il Global Sustainable Tourism Council (GSTC), che gestisce gli standard globali per viaggi e turismo sostenibili, ha certificato Siena come prima città d’arte sostenibile in Italia per il 2023. Questo è un traguardo molto importante sia per la città che per il Paese, dal momento che si tratta del primo caso italiano di meta turistica sostenibile riconosciuto a livello mondiale. In passato, però, anche altre località italiane sono state premiate per il loro impegno nel campo della sostenibilità.
Siena, città d’arte sostenibile
Secondo il Global Sustainable Tourism Council, l’organizzazione che promuove la sostenibilità e la responsabilità sociale nel turismo, la città toscana è la prima città d’arte sostenibile nel nostro Paese. Questo riconoscimento è stato ottenuto grazie ad un lavoro iniziato già a partire dal 2021, quando Siena ha intrapreso un percorso guidato dalla consulenza dello spin-off universitario Etifor, che l’ha portata al raggiungimento della certificazione internazionale di turismo sostenibile. Questo progetto era finalizzato a portare il turismo a servizio del territorio e della sua comunità, ponendo dunque Siena al centro del panorama internazionale.
In questo processo sono stati coinvolti anche i rappresentanti del settore pubblico e privato, associazioni e Contrade, che grazie alla loro collaborazione hanno permesso di comprendere i punti di forza e di debolezza della città toscana, per poi programmare degli interventi mirati.
A gennaio di quest’anno Vireo, l’ente di certificazione accreditato dal GSTC, ha realizzato l’audit ufficiale che ha permesso a Siena di ottenere il prezioso certificato, consegnato con una cerimonia pubblica nella Sala Del Mappamondo il 7 marzo e che ha visto la partecipazione del sindaco Luigi de Mossi e dell’assessore al turismo Stefania Fattorini.
La Valsugana premiata nel 2019
Nel 2019 è stata invece premiata la Valsugana, in Trentino-Alto Adige. Il riconoscimento è stato ottenuto in virtù dello stile di vita e dei valori che da sempre contraddistinguono questo luogo con lo scopo di mantenere inalterata la sua essenza, cosicché anche le future generazioni potessero vivere questi territori adeguatamente e godersi una vacanza all’insegna della natura.
Tarvisio e Alta Badia: destinazioni sostenibili
Nelel scorse edizioni sono state premiate anche le aree di Tarvisio e dell’Alta Badia: nel 2020 infatti, sono state riconosciute come mete turistiche sostenibili il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo. In Alto Adige, invece, sono state premiate l’area di San Vigilio di Marebbe, la zona dell’Alta Badia e la Val D’Ega. Questo traguardo è stato ottenuto grazie alla collaborazione tra gli operatori turistici, le istituzioni, gli abitanti del luogo ed i numerosi visitatori.
Il Sud Sardegna e la sostenibilità
Infine, attestato di riconoscimento anche per il Sud Sardegna: infatti, quando si parla di sostenibilità bisogna annoverare anche questo luogo, che è stato riconosciuto nel 2016 come destinazione sostenibile d’Europa secondo gli standard della Commissione Europea. Le politiche green e le azioni svolte a favore del territorio e della comunità sono due degli elementi principali che hanno fatto ricadere la scelta vincitrice su questa terra. In tutte queste iniziative la città di Cagliari, una delle più importanti della regione, ha svolto un ruolo significativo.
Di Sara Aimone