La responsabile Food del Corriere della Sera e del canale Cucina sottolinea l’importanza della risorsa acqua come elemento capace di trainare il Made in Italy
MILANO - Introdurre la carta delle acque, come avviene per alcuni prodotti in altri paesi, per valorizzare una delle nostre risorse più importanti, capaci di trainare il Made in Italy nel mondo. Parola di Angela Frenda, responsabile Food del Corriere della Sera e del canale Cucina. La giornalista commenta le ultime tendenze in cucina ed analizza la conoscenza degli italiani nei confronti della corretta alimentazione.
Come nasce il progetto “Corriere cucina”?
Il Corriere da tempo seguiva le storie di food, di chef, ma non c’era qualcosa di organico che raccogliesse tutto. Correre Cucina in realtà esisteva, ma sotto forma di ricettario online. Quindi abbiamo voluto integrare l’esperienza del cartaceo con quella online, cercando di offrire al nostro lettore un prodotto completo, che tenesse al centro il Corriere della Sera. Di food si parla tantissimo, anche troppo, e faticosamente stiamo cercando un punto di equilibrio, che offra un informazione relativa a questo settore, senza cadere negli eccessi.
Libri, programmi tv, blog, personaggi. Come spieghi tutto questo interesse intorno al pianeta cucina?
Secondo la cucina è diventata di tendenza da quando la gente, soprattutto le donne, ha scoperto che la cucina può essere un’attività ludica, che tutti possono fare. E’ una moda, ora bisogna capire dove si arriverà. Dall’Expo in poi, credo che qualcosa dovrà cambiare.
Quanta consapevolezza c’è tra gli italiani relativamente ad una corretta alimentazione?
Secondo me abbastanza, almeno da quanto ho potuto notare dai commenti dei nostri lettori. E’ gente che ama molto cucinare, cosa non diffusa in altri paesi. Siamo un popolo molto più consapevole, in quanto abbiamo alle spalle un’importante tradizione culinaria, forte e soprattutto sana.
Per quanto riguarda i più piccoli, vengono educati nel giusto modo ad una corretta alimentazione?
Purtroppo no, perché c’è sempre meno tempo da passare con i bambini. Esistono due eccessi di mamme: o ci sono le salutiste esagerate, oppure quelle che riempiono i loro figli di merendine. Sono cambiate le dinamiche familiari, in quanto c’è sempre meno tempo per fare una spesa consapevole. Ci vuole più pazienza ad insegnare ad un bambino in cosa consiste la corretta alimentazione.
L’Italia è tra i principali paesi esportatori e consumatori di acqua minerale. Secondo te questo prodotto può fare da traino al Made in Italy?
Secondo me dovremmo proprio introdurre la carta delle acque, come avviene negli altri paesi. Purtroppo diamo poca importanza alle nostre risorse, siamo abituati e diamo per scontato la qualità e la varietà dei nostri prodotti. Realizzare una carta delle acque rappresenta un modo per valorizzare questa risorsa.
aggiornato il 29 gennaio 2014