L’opera dell’artista americana tra estro e impegno
MILANO – Le sue opere d'arte intricate assomigliano a organismi astratti e oggetti che possono estendersi anche in un intero ambiente o una galleria. Plastica, rifiuti quotidiani ma anche le tante vituperate mail spam prendono nuova vita in installazione e sculture spesso illuminate con LED a risparmio energetico che aggiungono pathos e bellezza agli scarti di tutti i giorni. Lei Aurora Robson, pluripremiata artista newyorchese.
IL PERSONAGGIO– Aurora Robson è un’artista multimediale nota soprattutto per il suo lavoro di trasformazione dei rifiuti in arte. Nata a Toronto nel 1972, ha vissuto e lavorato a New York negli ultimi due decenni e recentemente si è trasferita a Hudson Valley. Ha conseguito una doppia specializzazione in arti visive e storia dell'arte dalla Columbia University. Robson ha esposto in musei, gallerie e spazi pubblici di tutto il mondo. Il suo lavoro è stato descritto in Art in America, Art & Antiques ha ottenuto la copertina di Green Building + Design e molte altre pubblicazioni e si è numerosi premi. Robson è anche l'artista fondatore del progetto Vortex , un collettivo internazionale di artisti, designer e architetti che lavorano anche con i detriti di plastica.
I MESSAGGI– Oltre a mostrare alla gente che si possono fare cose incredibili e creative con la spazzatura, la cosiddetta “Trash-Art” della Robson serve anche da promemoria per far capire quanti rifiuti si generano ogni giorno. L’ultima sua opera si chiama “Sculpture and Intercepting the Waste Stream” e nasce per promuovere il rispetto dell’ambiente attraverso i linguaggi forti e provocatori dell’arte.
aggiornato il 12 gennaio 2015