MILANO – Spesso si ritiene che la sostenibilità sia un processo che riguardi soltanto l'ambito ambientale, quello economico e quello sociale. In realtà, il concetto di sviluppo sostenibile può abbracciare diversi contesti, come dimostrato da diverse analisi di mercato. In particolare, lo studio Capgemini “Sustainable IT – Why it’s time for a green revolution for your organization’s IT” ha approfondito l’importanza di applicare i principi della sostenibilità a livello informatico.
Lo studio
L’indagine realizzata dalla società specializzata nei settori della consulenza informatica ha coinvolto ben 1000 organizzazioni con fatturati superiori a 1 miliardo di dollari, approfondendo le evidenze e le dinamiche emerse con senior IT executives, professionisti di eco-sostenibilità e manager nelle unit Hr, Finance, Marketing. Secondo lo studio, sono diversi i fattori da tenere sotto controllo per aumentare la sostenibilità di un’azienda in campo informatico: la scelta di architetture capaci di consumare meno energia, la razionalizzazione dei parchi applicativi, l’utilizzo di fornitori sensibili alla riduzione degli impatti ambientali e l’investimento in strategie di sostituzione e smaltimento tecnologico.
La cultura della sostenibilità a livello informatico
La costruzione di una cultura della sostenibilità deve avvenire all’interno dell’azienda in maniera continuativa: solo il 40% delle realtà coinvolte nello studio ha dichiarato infatti la volontà dei propri dipendenti ad affrontare un percorso di cambiamento organizzativo, di processo e di semplici abitudini in ottica IT sostenibile, come lo spegnimento dei sistemi quando non sono usati, la riduzione delle mail non necessarie, il minor ricorso allo streaming video. Dall’indagine emerge che solo il 41% offre sessioni di formazione per aumentare la consapevolezza ad una maggiore sostenibilità nell’utilizzo delle tecnologie, e solo il 31% offre incentivi per promuovere un utilizzo differente e più green della tecnologia.
Per una tecnologia dell’informazione sostenibile
Capgemini propone l’implementazione di una roadmap in tre fasi per accelerare l’implementazione di una tecnologia dell’informazione (IT) sostenibile.
Definizione delle fondamenta
Innanzi tutto, occorre costruire le basi su cui sviluppare la transizione dei sistemi informativi in ottica di sostenibilità. In pratica, secondo Capgemini bisogna analizzare il livello di sostenibilità del proprio sistema informativo e delle impostazioni di base. Dallo studio emerge che circa la metà delle imprese analizzate non dispone di strumenti, di parametri e di Kpi per valutare l’impatto ambientale del proprio IT; solo il 23% misura l’emissione di gas serra come componente rilevante nella valutazione delle proprie iniziative di IT sostenibile.
Definire una strategia IT green allineata alla strategia globale aziendale di sostenibilità non è da tutti: secondo lo studio, solo il 18% delle aziende è riuscito a mettere a punto una strategia di sustainable IT integrata con gran parte delle componenti aziendali.
Attuazione delle iniziative di IT sostenibile
Per un’azienda realmente sostenibile, anche il top management deve comprendere l’importanza di valori come il risparmio, l’efficienza, il minore impatto ambientale anche per quanto riguarda la tecnologia dell’informazione. Secondo lo studio, il 66% delle imprese di “Alta maturità organizzativa”, ovvero maggiormente sensibili al tema della sostenibilità, è riuscito a inserire la transizione verso un IT sostenibile a livello del board aziendale (rispetto a una media generale del 34%).
Nel concreto, un’azienda realmente sostenibile a livello di IT dovrebbe adottare dei servizi, dei business model e delle strategie aziendali allineate con le nuove norme che sottendono a una ridefinizione in chiave sostenibile dei sistemi informativi aziendali. Attualmente, solo il 39% delle aziende dispone di un team dedicato esclusivamente alla sostenibilità, percentuale che invece sale al 95% in quelle organizzazioni ad “Alta Maturità”.
Implementazione di iniziative IT sostenibili
La sostenibilità deve diventare un pilastro dell’architettura software, al pari, secondo lo studio, delle performance e del controllo costi. I dati forniti da Capgemini rilevano che questo tipo di implementazione architetturale in chiave green porta non solo un ridotto impatto ambientale dei sistemi informativi, ma anche significativi benefici a livello economico. Occorre quindi sviluppare software che si strutturino e si sviluppino seguendo princìpi di sostenibilità e che la distribuzione applicativa sia basata sul costo dell’impatto ambientale dell’infrastruttura. Lo stesso vale per lo sviluppo di tecnologie che sfruttano l’Intelligenza Artificiale (AI), il cui impatto ambientale deve iniziare ad avere la stessa importanza di altri parametri di riferimento, come l’efficienza operativa e la riduzione di costo. Secondo lo studio, tale coscienza ambientale è già presente in circa un terzo delle aziende analizzate.
Di Salvatore Galeone