MILANO – L'importanza della cooperazione internazionale nella gestione dell’acqua diventa ogni giorno più importante. Con l’aumento della popolazione mondiale ed i continui hotspot climatici, la risorsa idrica deve essere protetta soprattutto dagli sprechi dell’uomo. Un rapporto pubblicato in Canada, basato sull’ambiente e sulla salute, descrive gli ultimi sforzi internazionali di risparmio dell’acqua, offrendo una guida sui passaggi futuri da compiere e descrivendo le difficoltà causate dai continui hotspot climatici in tutto il mondo.
Cooperazioni essenziali
La cooperazione tra le nazioni è essenziale per il bene di milioni di persone. Oltre la metà della popolazione del mondo, ad esempio, usufruisce delle fonti idriche basate su fiumi che hanno origine nei ghiacciai dell’Himalaya. Ma con il loro scioglimento a ritmo accelerato, la cooperazione sarà ancora più importante per le zone a rischio disgelo. La mancanza d’acqua dolce di stagione saprà coinvolgere i paesi e rendere la cooperazione vitale. In certe parti del mondo, le sfide più grandi di cooperazione per l’ acqua saranno testate anche in base alla frequenza e all’intensità delle partecipazioni.
La gestione dell’acqua secondo il rapporto
1) Le acque dolci che collegano due o più paesi, sia sopra che sotto la superficie, coprono circa il 45% delle terre emerse del mondo.
2) Ci sono 276 bacini fluviali internazionali, di cui il 60% non dispone di un quadro per gestire queste risorse.
3) I problemi su una risorsa preziosa come l’acqua hanno intensificato le tensioni nel corso della storia e hanno prodotto ben 37 conflitti dal 1948.
4) La crescita della popolazione mondiale avviene soprattutto nelle regioni che dipendono da paesi limitrofi, per quanto riguarda la produzione alimentare. Il risultato è la dipendenza interregionale.
5) Serve una traccia utile che ci guidi sull’utilizzo delle risorse idriche mondiali, collaborando per la sostenibilità del progetto.
Nonostante l’alto potenziale di conflitto, dice il rapporto, le esigenze idriche delle nazioni hanno portato a più di 200 trattati sull’acqua, negoziati nel corso degli ultimi 50 anni. Sirodjidin Aslov, il Ministro degli Esteri del Tagikistan e un co-autore del rapporto, ha visto negli ultimi anni aumentare l’attenzione da parte delle Nazioni sulla gestione dell’acqua: “E’ incoraggiante vedere che molti paesi abbiano iniziato a prestare più attenzione sul risparmio dell’acqua, insieme agli altri settori chiave dell'economia nazionale”.
di Redazione