MILANO – L’azienda pubblica di acqua Acosol, facente parte del Commonwealth dei Comuni della Costa del Sol occidentale della Spagna, ha installato in quasi tutti i campi da golf presenti nella zona un sistema d’irrigazione basato su acqua rigenerata: un compromesso per la salvaguardia dell’ambiente e per un uso intelligente delle risorse disponibili sul territorio. In quasi tutti e cinquanta campi da golf, infatti, nel 2018 e durante quest’anno, sono stati impiegati quasi 1,6 milioni di metri cubici di acqua rigenerata: un sistema che si estende anche ad altre strutture, come per esempio i parchi e le zone verdi. Secondo una normativa tuttora vigente in Spagna, infatti, per irrigare strutture come un campo da golf è necessario utilizzare acqua rigenerata ogni qual volta siano disponibili le risorse necessarie.
Fondamentale il rispetto delle regole della Comunità
L’applicazione delle misure di conservazione dell’ambiente, compreso il risparmio delle riserve idriche delle falde acquifere sono requisiti essenziali e da rispettare per Acosol. L’impresa è nata nel 1994 con il fine di ottimizzare l’approvvigionamento idrico ed il servizio igienico-sanitario ed è fra le prime in Europa nel numero di campi da golf irrigati con acqua di recupero.
Ma di quanta acqua necessita un campo da golf?
Annualmente, la quantità di acqua erogata da Acosol si aggira attorno ai 300 mila metri cubi per ognuno dei campi da golf che ha in gestione e, quindi, giornalmente, i consumi si attestano sui 2000 metri cubi per le strutture dotate di 18 buche. Ci sono, infine, delle varianti, come per esempio le condizioni metereologiche e il periodo dell’anno preso in considerazione.
di Stefania Ghezzi
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