MILANO - Per evitare le peggiori conseguenze del riscaldamento globale, nei prossimi anni occorrerà introdurre cambiamenti rapidi e di vasta portata ai nostri sistemi energetici, infrastrutturali e industriali. Un’interessante strategia arriva da un team di 57 scienziati di 21 Paesi, autori del rapporto “10 New Insights in Climate Science 2020”*. Realizzato in collaborazione con Future Earth, Earth League e il World Climate Research Program (WCRP) il rapporto elenca e analizza le più importanti intuizioni sul clima registrate nell’ultimo anno al fine di indirizzare l’azione collettiva sulla crisi climatica in atto.
Le 10 cose che non sappiamo sul cambiamento climatico nel 2021
Gli autori del rapporto hanno delineato alcuni dei risultati più importanti del 2020 nel campo della scienza climatica. Il rapporto sottolinea anche una serie di fattori di rischio in crescita, comprese le emissioni del permafrost, le preoccupazioni per l’indebolimento dell’assorbimento di carbonio negli ecosistemi terrestri e gli impatti dei cambiamenti climatici sull’acqua dolce e sulla salute mentale.
Ecco i principali approfondimenti evidenziati dal rapporto:
- Una migliore comprensione della sensibilità della Terra all’anidride carbonica rafforza il sostegno ad ambiziosi tagli delle emissioni per rispettare l’Accordo di Parigi: oggi si conoscono bene i processi che causano il riscaldamento globale dovuto alle emissioni di anidride carbonica. Per questo è possibile quantificare la riduzione di emissioni adeguata a raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi.
- È probabile che le emissioni dallo scongelamento del permafrost siano peggiori del previsto: le emissioni di gas serra dal permafrost saranno maggiori rispetto alle proiezioni precedenti a causa dei processi di disgelo bruschi che non sono ancora inclusi nei modelli climatici globali.
- Le foreste tropicali potrebbero aver raggiunto il picco di assorbimento di carbonio: gli ecosistemi terrestri attualmente assorbono il 30% delle emissioni umane di CO2 grazie al processo di fotosintesi delle piante. La deforestazione delle foreste tropicali nel mondo può diminuire l’assorbimento di CO2 da parte degli ecosistemi terresti.
- Il cambiamento climatico accentuerà la crisi idrica: il cambiamento climatico sta già causando eventi estremi di precipitazione, come inondazioni e siccità. Questi scenari straordinari a loro volta portano a crisi idriche col rischio conseguente di aumentare la disuguaglianza di genere, reddito e sociopolitica tra i vari Paesi del mondo.
- Il cambiamento climatico può influire sulla nostra salute mentale: conoscere i rischi dovuti ai cambiamenti climatici può contribuire all’ansia e all’angoscia nelle persone. La promozione e la conservazione dello spazio blu e verde nell’ambito delle politiche di pianificazione urbana, nonché la protezione degli ecosistemi e della biodiversità negli ambienti naturali, hanno benefici per la salute e forniscono resilienza.
- I governi non stanno cogliendo l’opportunità per una ripresa ecologica dal Covid-19: i governi di tutto il mondo stanno mobilitando più di 12 trilioni di dollari per la ripresa dalla pandemia di Covid-19. Ciò dimostra che le politiche governative e il comportamento umano possono cambiare drasticamente quando c'è urgenza e non ci sono alternative. Le scelte dei governi e degli investitori determineranno la traiettoria delle emissioni per i decenni a venire. Si stima che gli investimenti annuali necessari per un percorso di riduzione delle emissioni, compatibile con l’Accordo di Parigi, siano di 1,4 trilioni di dollari.
- Il Covid-19 e il cambiamento climatico dimostrano la necessità di un nuovo contratto sociale: la pandemia ha messo in luce le inadeguatezze sia dei governi che delle istituzioni internazionali per far fronte ai rischi transfrontalieri. La collaborazione globale tra nazioni è indispensabile per costruire sistemi socio-ecologici più umani e sostenibili su scala sia locale sia globale.
- Lo stimolo economico incentrato principalmente sulla crescita metterebbe a repentaglio l’Accordo di Parigi: se la strategia di ripresa post COVID-19 si concentrasse principalmente sulla crescita economica, con la sostenibilità e la salvaguardia del clima come obiettivo secondario, l’Accordo di Parigi rischierebbe di fallire, mettendo a rischio la salvaguardia della salute, del benessere e di un prospero sviluppo economico delle persone.
- La diffusione di energia e mezzi elettrici nelle città risulta fondamentale per delle transizioni giuste verso la sostenibilità: l’elettrificazione urbana può essere intesa come un modo sostenibile per ridurre la povertà, fornendo, a oltre un miliardo di persone, tipi di energia moderni e puliti.
- Andare in tribunale per difendere i diritti umani può incoraggiare le azioni a favore del clima: l'urgenza di affrontare il cambiamento climatico fa sì che i tribunali possano assumere il ruolo di "legislatori" e favorire il rispetto delle misure previste dalla legge legate alla tutela del clima.
Di Salvatore Galeone
Bibliografia:
*10 New Insights in Climate Science 2020 - a Horizon Scan; Cambridge, 27 January 2021