Dalle discariche evitate alle ricadute economiche e occupazionali, ecco i vantaggi derivanti dal riciclo degli imballaggi in plastica e del PET
MILANO - Dal 2000 al 2010 l'adozione di politiche di riciclo degli imballaggi in plastica ha portato all'Italia benefici complessivi - economici, sociali e ambientali - stimati in 2,7 miliardi di Euro; 1,2 miliardi di Euro per il settore PET Acque Minerali e 232 milioni di Euro nel caso del Gruppo Sanpellegrino. Sono questi i risultati emersi dal più ampio studio commissionato da Sanpellegrino all’Istituto Althesys.
LA METODOLOGIA - Lo strumento adottato per la valutazione delle politiche di riciclo del packaging è la cost-benefit analysis. Questo approccio permette di stimare le ricadute del riciclo degli imballaggi in termini economici, ambientali e sociali. Si fonda su un sistema multistakeholder in un'ottica di corporate social responsibility abbracciando sia gli aspetti tangibili che intangibili. Lo studio valuta:
- i profili economici, cioè i benefici (o mancati costi) e i costi (o mancati benefici) dovuti alle politiche di riciclo e sostenibilità,
- gli effetti ambientali, mediante una valutazione monetaria dei loro benefici e costi,
- le ricadute sociali, attraverso una stima monetaria dei benefici e dei costi sociali.
IL BILANCIO COMPLESSIVO - Negli ultimi undici anni (2000-2010) la raccolta e il riciclo di imballaggi in plastica ha comportato un costo (o mancato beneficio) pari a 1,9 miliardi di Euro e benefici incrementali pari a 4,6 miliardi di Euro; le voci di costo sono legate ai maggiori oneri necessari per organizzare la raccolta differenziata e la selezione, i benefici derivano, invece, dal minor ricorso a materie prime, dalla riduzione della produzione e quindi lo smaltimento dei rifiuti - 117 discariche evitate - e dalle attività economiche indotte. Quindi, grazie alla raccolta-riciclo degli imballaggi in plastica si sono evitate 8,2 milionidi tonnellate di emissioni di CO2; si sono risparmiati 418,5 milionidi Euro di costi di smaltimento rifiuti; si sono recuperati materiali per un valore di circa 493,7 milioni di Euro. Inoltre, la raccolta-riciclo degli imballaggi porta al Paese importanti ricadute economiche e industriali: l'avvio del sistema Conai e Corepla ha fatto nascere appositi impianti (Centri di Selezione e Stoccaggio) e crescere nuove imprese dedicate al riciclo, generando indotto e occupazione.
L'INDUSTRIA DELLE ACQUE MINERALI - Le politiche di sostenibilità e riciclo del packaging rivestono un ruolo centrale. Gli imballaggi sono costituiti prevalentemente da bottiglie in PET che da molti anni sono oggetto di raccolta e riciclo. Dal 2000 al 2010il riciclo del packaging delle acque minerali in Italia ha portato benefici al Paese per 1,2 miliardi di Euro che significa 42 discariche evitate, 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate e risparmi di materie prime.
L’INDOTTO - La raccolta differenziata e il riciclo del packaging delle acque minerali producono anche significative ricadute economiche, contribuendo a far nascere o a far crescere una molteplicità di attività industriali e di servizi che danno concretezza al concetto di green economy. L'indotto è costituito principalmente da:
- servizi di raccolta differenziata: l'avvio del sistema Conai e della raccolta differenziata hanno portato attività e occupazione (677,3 ml di Euro)
- attività logistiche: la raccolta differenziata, rispetto a quella indifferenziata, implica un sistema assai più articolato e complesso, con un aumento dei mezzi e delle percorrenze necessarie per i trasporti. La voce è valorizzata al costo ufficiale del trasporto merci, Ministero dei Trasporti (346 ml di Euro)
- processi di selezione e riciclo: che hanno favorito la nascita e lo sviluppo di aziende specializzate, un tessuto di piccole e medie imprese. Questo indotto è stimato in funzione dei costi per la selezione e l'avvio del riciclo (424 ml di Euro)
Non mancano, infine, benefici da prevenzione per un valore pari a 23 ml di Euro: la riduzione all'origine degli imballaggi implica minori volumi di rifiuti e mancati costi di raccolta, selezione e smaltimento, meno trasporti e minori emissioni di CO2.
IL GRUPPO SANPELLEGRINO - L’attività del Gruppo, in undici anni di raccolta-riciclo delle bottiglie prodotte dall’azienda, ha contribuito a portare al Paese benefici complessivi per 232 milioni di Euro. Le principali voci che hanno contribuito a questo bilancio sono quelle ambientali e dell’indotto. Sotto il profilo ambientale, il riciclo delle bottiglie di PET del Gruppo ha permesso di evitare l’emissione di circa 559.000 tonnellate di CO2. Il volume degli imballaggi riciclati è pari a 204.863 tonnellate, che corrisponde a 8 discariche evitate. La raccolta differenziata ha poi permesso di recuperare materie prime seconde da riciclare per un valore stimato in oltre 35 milioni di Euro. Un contributo importante arriva anche dalle politiche di prevenzione, cioè dalla riduzione del peso degli imballaggi. In termini di indotto, il contributo è da ascrivere sia alle attività di raccolta differenziata delle bottiglie in PET sia alle successive fasi di selezione e avvio al riciclo. Nel complesso si è sviluppato un indotto, nuove attività economiche e occupazione, per circa 152,8 milioni di Euro, al netto dei relativi costi.
aggiornato l'11 luglio 2014