MILANO – L’inquinamento idrico si riferisce a qualcosa che cambia la composizione e le proprietà fisiche, biologiche o chimiche dell'acqua. Questi cambiamenti possono essere indotti dalla contaminazione con sostanze nocive, dietro la quale molto spesso c’è lo zampino dell’uomo. Prevenire questo problema, che a lungo andare potrebbe influenza sia la disponibilità che la qualità di questo prezioso bene, è una sfida che sta diventando sempre più sentita.
GLI EFFETTI – Gli effetti più immediati sono quelli del non avere a disposizione acqua buona da bere o l’insorgere di malattie trasmesse dalla scarsa qualità. C’è da dire, ovviamente, che non sono solo gli uomini a essere danneggiati ma l’inquinamento idrico porta anche a un danno complessivo per l’intero ecosistema che ruota attorno a una sorgente o un bacino idrico.
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE – Prevenire e ridurre l'inquinamento delle acque non è responsabilità che compete solo alle istituzioni. Ogni persona ha bisogno di adottare determinate misure elementari al fine di ridurre e prevenire l'inquinamento, prima fra tutti il risparmio idrico. Questo perché più acqua si risparmia minore è l’acqua inquinata da trattare. Occorre poi prestare attenzione a ciò che si getta via: grassi, oli, medicinali liquidi, pillole, rifiuti e vernici se smaltite attraverso il lavandino o – peggio ancora – disperse nell’ambiente, rischiano di inquinare l’acqua di falda.
Ecco altri accorgimenti pratici per dare il proprio contributo contro l’inquinamento idrico
Usa prodotti naturali. Sono biodegradabili e non tossici
Limita l’uso di pesticidi e fertilizzanti per le piante. Se mescolati con l’acqua sono assolutamente dannosi per la salute.
Favorisci il deflusso delle acque piovane
Smaltisci i rifiuti speciali nei modi e nei termini indicati dalla legge
Acquisisci maggiore responsabilità delle tue azioni
aggiornato il 10 novembre 2014