MILANO – Un dispositivo semplice, ispirata ai becchi di uccelli limicoli, in grado di raccogliere gocce d'acqua dalla nebbia e rugiada. I suoi sviluppatori dicono che potrebbe aiutare le comunità soggette a siccità in tutto il mondo o dare una risposta al bisogno di acqua potabile.
L’invenzione
Il professore di ingegneria Luo Cheng dell’Università del Texas ad Arlington e il suo studente di dottorato Xin Heng hanno pianificato il loro progetto dopo aver studiato a lungo il design del becco degli uccelli limicoli, una varietà che si abbevera grazie a becchi sottilissimi. Questi uccelli spingono l’acqua in gola aprendo e chiudendo di continuo il loro becco. Allo stesso modo, i due ricercatori, hanno realizzato due lastre di vetro rettangolari che si aprono e chiudono come una cerniera. Quando la parte di collegamento è aperta si forma una ampia superficie su cui le gocce di nebbia o rugiada possono condensare. Dopo di che, una volta chiuso, le gocce scivolano in tubo di raccolta.
L’acqua raccolta
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati dal professor Cheng sulla rivista American Chemical Society. Lo scienziato ha riferito che un singolo prototipo di 25 per 10 centimetri può arrivare a raccogliere circa 15 millilitri di acqua ogni mezz’ora. Nell’arco di due ore ha raccolto una quantità di liquido superiore dai 400 alle 900 volte rispetto a qualsiasi altro collettore artificiale o naturale di nebbia.
di Salvatore Galeone
14 giugno 2017
credits: voanews.com