MILANO - Utilizzare le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale per preservare le riserve di acqua che scorrono in superficie e nel sottosuolo terra. Nasce così “Resilient Water”, il progetto frutto del lavoro congiunto in Emilia-Romagna di Arpae, l’agenzia di protezione ambientale regionale, Gruppo Hera e Università di Bologna. Tutti e tre le realtà stanno condividendo le proprie competenze per creare un unico sistema di raccolta di dati e condivisione di conoscenze per il monitoraggio e l’analisi degli indicatori meteorologici e idrologici, a supporto dei processi decisionali e delle politiche da intraprendere per la gestione e l’allerta delle crisi idriche pluriennali.
Come funziona Resilient Water
Il progetto Resilient Water prevede quattro step di azione: l’analisi climatica di tutte le piogge passate e la verifica della probabilità di nuove siccità; la realizzazione di un sistema di sensori e modelli per monitorare lo stato delle nostre risorse idriche superficiali e sotterranee; l‘analisi dei trend e stima della disponibilità di acqua, ad esempio nei pozzi, per prevedere quando ci sarà necessità di intervenire. È in quest’ultima fase, in particolare, che si opera attraverso lo sviluppo di algoritmi predittivi di intelligenza artificiale e di un cruscotto di allerta. Completa il quadro la definizione di linee guida per la gestione delle criticità e dei possibili interventi infrastrutturali necessari a fronteggiare la siccità.
Contrastare il cambiamento climatico
Resilient Water è un progetto avveniristico che vuole tutelare la disponibilità della risorsa acqua e preservarla dai rischi dovuti al cambiamento climatico, in cui gli attori principali della gestione del ciclo idrico si mettono insieme per condividere informazioni e sviluppare metodologie innovative di Intelligenza artificiale. Il tutto per poter disporre in tempo reale delle informazioni sulla disponibilità delle risorse idriche.
Le riserve di acqua vanno gestite in maniera oculata e integrata. Tramite lo sviluppo di Resilient Water è possibile avere un sistema intelligente di supporto alle decisioni, mirate a fronteggiare le crisi climatiche che le diverse realtà territoriali sono chiamate a gestire. I sensori, nuovi e moderni, consentono di avere la fotografia istantanea della situazione, sia qualitativa sia quantitativa, relativa ai corsi d’acqua in superficie e che scorrono nel sottosuolo. Grazie a Resilient Water, le realtà locali potranno avere un ruolo attivo nella condivisione dei dati con tutti gli attori della gestione sostenibile della risorsa idrica, in linea con gli indirizzi europei sui Piani di Sicurezza dell’Acqua.
Di Rossella Digiacomo