EMFULENI (SUDAFRICA) – Non solo risparmio idrico ma anche calo dei consumi elettrici e riduzione di emissioni di anidride carbonica.
Il nuovo sistema “Water Efficiency” sviluppato recentemente in una città sudafricana ha permesso di accrescere l’efficienza delle reti idriche gestendo a distanza la pressione dell’acqua nelle condutture in una città caratterizzata da un eccessivo spreco di acqua a causa di perdite nelle reti idriche.
Lo spreco
A Emfuleni i rilevatori locali hanno calcolato un consumo di acqua molto al di sopra della media in una particolare zona della città, la residenziale Sebokeng/Evaton.
Per capire il perché e la cause sono stati installati dei registratori di flusso d’acqua proprio nella zona in esame e i dati hanno dimostrato come persistevano perdite di circa 2.800 m3/ora.
Per intenderci una quantità sufficiente a riempire due piscine olimpioniche ogni ora.
E’ stato stabilito che l’80% di questo spreco era dovuto a perdite dalle rubinetterie delle abitazioni private. Da qui la necessità di dare vita a un grande progetto di efficientamento delle reti idriche.
L’idea
In collaborazione con l’Alliance to Save Energy, la strada percorsa dalle autorità locali è stata quella della gestione della pressione delle infrastrutture.
Attraverso un sistema di valvole collegato a una centralina, è stato possibile controllare il flusso d’acqua riducendo i volumi trasportati secondo una pianificazione oraria.
La zona di Sebokeng/Evaton, infatti, presentava grossi sprechi durante la notte, quando cioè l’uso dell’acqua in genere dovrebbe essere molto più contenuto.
Limitando il flusso nelle tubature, quindi, è stata ridotta anche l’acqua che colava attraverso piccoli fori non rilevati nelle reti.
Risparmio A 360 gradi
L’acqua risparmiata a seguito alla realizzazione di questo progetto si è tradotto anche in un risparmio di energia elettrica, considerato che è venuto meno i fabbisogno energetico per pompare l’acqua laddove era necessario.
Di conseguenza questo ha avuto anche un riflesso sulle emissioni di anidride carbonica, derivanti dalla produzione di elettricità, che sono sensibilmente calate a vantaggio dell’ambiente e della sostenibilità economica della comunità.
Per adesso tale sistema è stato pensato per zone in cui l’acqua è fornita da un punto elevato verso un punto più basso, per intenderci dall’altura a valle, ma è in cantiere un ulteriore sviluppo di questa innovazione.
di Alessandro Conte
9 ottobre 2017
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