Cos’è un’acqua ferruginosa o ferrosa? Cosa sapere sulle acque ricche di ferro

Cos’è un’acqua ferruginosa o ferrosa? Cosa sapere sulle acque ricche di ferro

Poco presente sul mercato, scopriamo insieme proprietà e benefici di questo particolare tipo di acqua

MILANO – In Italia c’è una grande varietà di acque minerali e grazie all’etichetta che si trova su ciascuna bottiglia è possibile avere tutte le informazioni utili, tra cui quelle relative ai sali minerali e alla  quantità contenuti. Tra le acque solfate, ovvero quelle contenenti una quantità di minerali superiore ai 200mg/l, troviamo le acque ricche di magnesio, le acque calciche, le acque ricche di sodio e le acque ferruginose. Ecco tutto ciò che occorre sapere sulle acque ricche di ferro.

Cosa si intende per acqua ferruginosa o con ferro?

Per acqua ferruginosa o "contenente ferro" si intende un tipo di acqua il cui tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/l. In generale, la concentrazione di questo minerale nell'acqua non è alta e questa tipologia di acqua non è così comune da trovare. Tra le acque ricche di ferro troviamo due principali tipologie: quelle bicarbonato-ferrose e quelle solfato-ferriche-ferrose. Le prime hanno un pH pari a 6 e il ferro in esse presenti risulta abbastanza instabile, tendendo a precipitare a contatto con l'ossigeno. Le seconde, invece, hanno un pH basso, tra 3 e 1, per la presenza di sostanze acide.

L'acqua è una minima fonte di ferro: in realtà sono gli alimenti la principale fonte di questa sostanza che l’organismo assume attraverso la carne rossa, le uova, il pesce, il fegato, vegetali come le verdure a foglia verde e i legumi.

Quando bere un'acqua ricca di ferro?

L'acqua ricca di ferro, chiamata anche acqua ferruginosa, è consigliata in caso di anemie sideropeniche, ossia causate dalla carenza di ferro, e in generale quando è necessario assumere una quantità di ferro superiore alla norma. L’acqua ferruginosa è utile anche per i vegetariani e per tutti quei soggetti con un fabbisogno elevato di ferro come lattanti, adolescenti, sportivi. Essa è particolarmente consigliata per le donne in gravidanza e durante il ciclo mestruale, quando il fabbisogno di ferro aumenta.

Come scegliere un'acqua ferruginosa da bere?

Le acque ferruginose non sono molto comuni da reperire sul mercato, mentre sono più facili da trovare presso gli stabilimenti termali. Le sorgenti più comuni di questo tipo di acqua sono in Basilicata e in Trentino-Alto Adige. Le acque ferruginose che sgorgano da fonti termali sono usate non solo per bere, ma anche per trattamenti terapeutici come la Fangoterapia e la Balneoterapia. Il ferro contenuto in queste acque sembra essere assorbito anche per via cutanea oltre che intestinale.

Fa bene bere un'acqua ricca di ferro?

Le acque ricche di ferro sono solitamente prescritte dal medico, che ne valuta l'effettiva necessità di assunzione e le quantità da ingerire a livello giornaliero. Bere acqua ferruginosa fa bene in quanto il ferro è protagonista di diverse reazioni e processi all'interno dell’organismo. Primo fra tutti vi è la sintesi dell'emoglobina e della mioglobina, ma anche di tutti quegli enzimi che contengono il gruppo eme e che partecipano a diverse reazioni metaboliche del nostro organismo. L'immagazzinamento del ferro avviene a livello del fegato, della milza, del midollo osseo e del tessuto muscolare striato. Invece, la perdita del ferro avviene in modo minimo ed è dovuta al rinnovo cellulare e ha sede, infatti, in prevalenza nella cute e del tratto gastro-intestinale.

Bere acqua ricca di ferro è invece sconsigliato in quegli individui che soffrono di gastroduodeniti o di ipertensione e in generale in tutte quelle situazioni in cui non è necessario assumere una quantità di ferro superiore alla norma.

Cosa si intende per acqua ferrosa?

Nelle acque minerali il ferro si trova nella forma ferrica, che è meno assorbibile rispetto alla forma ferrosa. In realtà è la forma ferrosa che viene assorbita dall’organismo a livello del duodeno: essa tende ad essere instabile nell'acqua perché a contatto con l’ossigeno tende ad ossidarsi.

Di Rossella Digiacomo

READ MORE