È tempo di estate: sole, caldo, mare, montagna. Ma anche code, sempre presenti ad accompagnare il viaggio di ogni buon vacanziero. Per ridurre al minimo i disagi, le autorità stanno predisponendo i piani di gestione dell’esodo estivo.
Uno dei rischi principali è quello di incorrere in una cattiva idratazione. Come far fronte a questa situazione? spiega il Dott. Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino, Idrologo e Docente della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio e della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bologna: “E’ opportuno non partire nelle ore calde della giornata, specie se si è mangiato abbondantemente e senza aver bevuto sufficientemente acqua a pasto.
Come emerge, infatti, da uno studio condotto in sei diverse città (Boston, Budapest, Dallas, Lisbona, Londra e Sydney), si è osservata una significativa relazione tra temperature massime e mortalità legata al caldo durante i mesi estivi. E’ importante ricordare che ogni funzione del nostro organismo risente di un cattivo apporto idrico: cervello, apparato respiratorio e cardiocircolatorio, ma anche muscoli e intestino, senza dimenticare il resto.