Il fotografo inglese Mark Mawson incanta e seduce con i suoi scatti “acquatici”, una nuova forma d’arte che cattura i pattern che la vernice crea nell’acqua
LONDRA - Artista londinese celebre per le sue fotografie dal forte impatto visivo, Mark Mawson ha dedicato gli ultimi cinque anni alla ricerca di nuove dimensioni e forme espressive esplorando l’inedito territorio della pittura sott’acqua. Il risultato sono una serie di lavori visionari e dal fascino ipnotico in cui il colore che si frange e si mescola nell’elemento acqua origina forme suggestive e quasi ultraterrene.
UNA VITA DIETRO L’OBIETTIVO - La prima volta che Mark Mawson ebbe tra le mani una macchina fotografica aveva soltanto 8 anni e i primi soggetti furono i giocattoli che aveva nella sua stanza. Successivamente, a 18 anni, decise di studiare fotogiornalismo a Sheffield e iniziò a collaborare con alcune delle principali testate come The Times, The Sunday Times, The Daily Mail e The Mail On Sunday. Dopo alcuni anni però Mark decise di abbandonare questo tipo di fotografia che non gli permetteva di esprimere al massimo la propria creatività e decise di dedicare le proprie energie alla ricerca di nuove forme espressive. Nasce così il suo rapporto con l’acqua come elemento dominante dei suoi lavori.
UNDERWATER - Questa prima serie di scatti prende il nome dall’elemento principale che fa da cornice e da protagonista in ogni immagine, l’acqua. Figure femminili che fluttuano in una sorta di danza senza tempo e senza gravità avvolte da veli colorati, giochi di luce, riflessi che rimandano ad una dimensione quasi ultraterrena popolano le fotografie di Mawson rimandando ad una sorta di contemplazione estatica che accondiscenda la richiesta del puro piacere estetico. Per questo le modelle presenti nelle foto sono scelta in base alla familiarità che hanno con l’acqua e a come riescono a diventare un tutt’uno con questo elemento.
AQUEOUS E AQUEOUS FLOREAU - Gli scatti della serie Aqueous sono stati ispirati a Mark dall’osservazione del latte versato nella tazza di caffè e da come questi due liquidi di diversa densità si mischiavano tra di loro. Da qui l’idea del quarantunenne artista londinese di gettare della vernice in grossi recipienti d’acqua. Il risultato sono delle forme astratte ed effimere la cui essenza sta appunto nella fugacità della forma artistica che ne scaturisce. La vernice si diffonde nell’acqua in modo del tutto casuale e Mawson cattura le immagini simultaneamente fermando nello scatto la miriade di pattern creati dal colore. Il contrasto tra queste nebulose galleggianti e il fondo scuro dell’acqua suscitano nello spettatore diverse sensazioni ed emozioni. “Amo come coloro che osservano i miei scatti vedano qualcosa di diverso di diverso gli uni dagli altri. E’ un po’ come guardare le nuvole nel cielo e le forme che man mano assumono con il passare del tempo e della luce”, ha spiegato Mark.
29 giugno 2012