Nella Santa Notte viene commemorato il Battesimo e l’acqua come fonte di vita
MILANO – Nel rito pasquale cristiano ci sono due simboli importanti: il fuoco e l'acqua. Quest’ultimo elemento rappresenta la fonte e l'origine dell'esistenza da dove nascono tutte le forme e alla quale esse tornano per regressione o cataclisma. Ma è anche polivalente nelle funzioni: disseta, pulisce, purifica, rinfresca nei giorni di calura. Nella Santa Notte l’acqua assume il valore per eccellenza della vita e della rinascita.
IL FUOCO – Simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre, ovvero della vita sulla morte. Durante la Pasqua questo elemento raggiunge la massima celebrazione attraverso il rito del fuoco nuovo e dell’accensione del Cero. Nella notte pasquale, un fuoco viene acceso fuori la chiesa, intorno ad esso si raccolgono i fedeli e proprio da questo fuoco viene acceso il cero pasquale.
L’ACQUA – La notte di Pasqua è la notte battesimale per eccellenza, il momento in cui il fedele viene incorporato alla Pasqua di Cristo, che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita. Mircea Eliade, storico delle religione ha spiegato come "L'immersione nell'acqua simboleggia la rigenerazione totale, la nuova nascita, perché l'immersione equivale a una dissoluzione delle forme, a una reintegrazione nel modo indifferenziato della preesistenza. E l'uscita dalle acque ripete il gesto cosmogonico della manifestazione formale".
aggiornato il 19 aprile 2014