MILANO – Nella liturgia cristiana l’acqua rappresenta la fonte e l'origine dell'esistenza da dove nascono tutte le forme e alla quale esse tornano per regressione o cataclisma. E nella notte pasquale l’acqua assume il valore per eccellenza della vita e della rinascita.
Il fuoco
E’ la massima espressione del trionfo della luce sulle tenebre, del calore sul freddo e della vita sulla morte. Durante la ricorrenza pasquale questo simbolo raggiunge la massima celebrazione attraverso il rito del fuoco nuovo e dell’accensione del cero.
Nella notte di Pasqua, un fuoco viene acceso fuori la chiesa, intorno ad esso si raccolgono i fedeli e proprio da questo fuoco viene acceso il cero pasquale.
L’acqua
E' l’elemento che purifica ed il mezzo attraverso il quale si compie il Battesimo. La notte di Pasqua è la notte battesimale per eccellenza, il momento in cui il fedele viene incorporato alla Pasqua di Cristo, che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita. Mircea Eliade, storico delle religione ha spiegato come "L'immersione nell'acqua simboleggia la rigenerazione totale, la nuova nascita, perché l'immersione equivale a una dissoluzione delle forme, a una reintegrazione nel modo indifferenziato della preesistenza. E l'uscita dalle acque ripete il gesto cosmogonico della manifestazione formale".
di Alessandro Conte
29 marzo 2018
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