MILANO – Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro per la raccolta e l'avvio a riciclo delle bottiglie in PET, ha lanciato in tutta Italia il riciclo meccanico dei contenitori in PET fino ad ora non selezionati e quindi non avviati a riciclo automatico. L’iniziativa rappresenta un passo significativo nella direzione di incrementare sempre di più i volumi di materia prima seconda, riducendo così la produzione di nuova plastica.
I vantaggi del riciclo meccanico
Coripet, specializzato nell'economia circolare “bottle to bottle”, ha promosso presso i centri di selezione, conosciuti come Css, questo nuovo flusso, passo necessario per avvicinare l'Italia agli obiettivi di riciclo delle bottiglie previsti dalla direttiva Sup, la normativa comunitaria che introduce nuovi obblighi in termini di divieto e riduzione dell'utilizzo di alcuni prodotti fabbricati in materiali plastici. Il nuovo flusso, attivato anche grazie alla collaborazione con Corepla e tutti gli attori della filiera, porterà a riciclare circa 20mila tonnellate di bottiglie in più e riguarda le bottiglie in PET opaco bianco, con etichette coprenti (cosiddette sleeves) ed i piccoli formati (sotto 500ml).
Modello innovatore
''Coripet mantiene il suo ruolo di innovatore di modelli. Dal 1° di gennaio 2023 a livello nazionale tutti i Css, centri di selezione in cui arriva la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, saranno in grado di selezionare questo tipo di rifiuti che sono riciclabili al 100%. I risultati - dice Corrado Dentis, presidente Coripet - si vedranno in tempi rapidi e in modo significativamente misurabile: stimiamo un aumento di circa il 7% dell'indice di raccolta e riciclo di contenitori per liquidi in PET.”
Cos’è Coripet
Coripet è il Consorzio volontario per il recupero e l’avvio al riciclo dei contenitori in plastica PET per liquidi alimentari, costituito da aziende imbottigliatrici di acque minerali naturali, tra cui Sanpellegrino, ed altre categorie alimentari come quelle del latte e dell’olio oltre che aziende di riciclo del PET. Esso si occupa della raccolta e l’avvio al riciclo del PET attraverso due modi: la raccolta differenziata “tradizionale” e la raccolta tramite eco-compattatori collocati, ad esempio, nei punti vendita della grande distribuzione dove i consumatori possono consegnare esclusivamente bottiglie di PET ricevendo in cambio premialità.
Il Consorzio si occupa di gestire il “fine vita” dei contenitori post consumo in plastica PET per liquidi alimentari e avviarli a riciclo per produrre R-PET idoneo al diretto contatto con gli alimenti e quindi alla produzione di nuove bottiglie.
Di Salvatore Galeone