Circa quaranta tra incontri, convegni e seminari per esaminare politiche sostenibili a tutela della preziosa risorsa
BRUXELLES – L’edizione di quest’anno della Green Week, la settimana della sostenibilità promossa a livello europeo dalle Istituzioni dell’UE, che quest’anno affronta il tema dell’acqua. Dal 22 al 25 maggio, a Bruxelles, si discute di come questa preziosa risorsa deve essere tutelata, sia a livello locale che a livello comunitario: una serie di dibattiti e convegni offriranno l’opportunità di discutere sulle buone pratiche da tenere per rendere disponibile il bene alle future generazioni.
CURA DELL’ACQUA - Come si legge in un documento ufficiale, l’Europa non è di norma considerata un continente arido, pertanto può sorprendere appurare che quasi metà della popolazione dell’UE vive in paesi caratterizzati da stress idrico, nei quali si assiste a un eccessivo sfruttamento delle risorse di acqua dolce esistenti. La scarsità d’acqua colpisce 33 bacini idrografici dell’UE. Un altro grave problema è costituito dall’inquinamento. Sostanze chimiche pericolose finiscono nelle acque europee a partire da una serie di sorgenti puntuali o diffuse, ivi compresi gli stabilimenti industriali, i terreni agricoli o le discariche. I perturbatori endocrini sono particolarmente preoccupanti, in quanto possono interferire con i sistemi ormonali degli organismi viventi, compresi gli esseri umani. Fra le altre sostanze inquinanti, sono da annoverare i composti organofosforici, i metalli e i materiali in sospensione.
LA NORMATIVA - Nel 2000, l’UE ha introdotto una misura innovativa con l’adozione della direttiva quadro sulle acque, che prevede un obbligo giuridico alla protezione e al ripristino della qualità delle risorse idriche in Europa. La direttiva ha introdotto un approccio innovativo in materia di gestione delle risorse idriche, che non poggia sui confini amministrativi o politici nazionali, quanto piuttosto sui bacini idrografici quali formazioni geografiche e idrologiche naturali. La direttiva richiede altresì il coordinamento di diverse politiche dell’UE nell’ambito di un quadro di azione, azione per la quale prevede un preciso calendario, indicando il 2015 come l’anno entro il quale raggiungere un buono stato per tutte le acque dell’UE.
GLI OBIETTIVI- Gli obiettivi della normativa quadro poggia su quattro pilastri principali:
1) azione coordinata per il raggiungimento del «buono stato» di tutte le acque dell’UE, comprese le acque superficiali e sotterranee, entro il 2015;
2) creazione di un sistema di gestione idrica basato su distretti idrografi ci naturali che si estendono oltre le frontiere regionali e nazionali;
3) gestione idrica integrata, in grado di riunire all’interno di un unico quadro le diverse questioni relative alla gestione delle risorse idriche;
4) coinvolgimento attivo delle parti interessate e consultazione dell’opinione pubblica.
22 maggio 2012