MILANO – I dati raccolti nel lontano 1995, a seguito della sonda Galileo lanciata nello spazio dalla Nasa per studiare la composizione di Giove e per sapere se ci fosse acqua nella sua atmosfera, sono stati completamente ribaltati da un recente studio della National Aeronautics and Space Administration che è sotto la lente d’ingrandimento da parte di scienziati e luminari. Da quello che emerge, infatti, è che nell’atmosfera di Giove ci sia molta più acqua del previsto.
È ciò che emerge dalla missione Juno della Nasa
Secondo quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature, all’equatore di Giove l’acqua costituirebbe lo 0,25% delle molecole presenti nell’atmosfera. La sonda Juno effettua rilevamenti da oltre quattro anni grazie all’ausilio di un radiometro a microonde: dopo diverse fasi, sono stati prodotti alcuni dati che hanno portato alla recente scoperta e, quindi, a contraddire quanto è stato rilevato nel 1995 dalla sonda Galileo. Al momento, però, l’acqua trovata nella zona equatoriale del pianeta gassoso potrebbe non essere la stessa di quella presente in altre zone di Giove e, proprio per questo motivo, gli scienziati stanno effettuando altre rilevazioni in diverse zone.
Le dichiarazioni di Scott Bolton, principal investigator presso il Southwest Research Institute
“Proprio quando pensavamo di essere arrivati ad una certa conclusione – commenta Scott Bolton, principal investigator al Southwest Research Institute – Giove ci ricorda quanto abbiamo ancora da imparare riguardo alla sua storia e composizione. L’ultima scoperta, a sorpresa che abbiamo realizzato, infatti, è un ‘enigma’ che stiamo cercando ancora di decifrare. Nessuno avrebbe mai immaginato che l’acqua potesse essere presente in maniera così variabile in tutto il Pianeta”.
di Salvatore Galeone
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