MILANO – Molecole di acqua si spostano lungo la superficie lunare durante l’arco di una giornata. A dimostrarlo lo studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.
Uno studio lungo 10 anni
Fino a qualche tempo fa, si pensava che la Luna fosse sostanzialmente arida e che l’unica forma d’acqua esistente si trovasse chiusa nei crateri ai poli lunari sotto forma di ghiaccio. Un nuovo studio ha però ribaltato questa convinzione. La scoperta è il risultato di dieci anni di studio del satellite terrestre attraverso il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA. Lo spettrografo ultravioletto Lamp (Lyman Alpha Mapping Project) a bordo della sonda ha individuato uno strato sottile di molecole di H2O, temporaneamente intrappolate vicino alla superficie della Luna sul lato più vicino a noi.
L’origine dell’acqua sulla luna
La maggior parte dell’acqua ha origine proprio sulla luna, mentre solo una piccola parte si è formata con il contributo del vento solare. Uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha fornito le informazioni più aggiornate e verificate legate all’origine dell’acqua sulla luna. Le rilevazioni, utili per l’eventuale costruzione di una base lunare, sono state eseguite dal lander cinese Chang'E-5 in missione sul satellite terrestre nel giugno 2022.
La scoperta dell’acqua sulla luna
La rivista Science ha annunciato il 24 settembre 2009 la scoperta dell'acqua sulla luna da parte dell'Indian Space Research Organisation. La sonda Chandrayaan-1 ha rilevato assorbimenti spettrometrici nella lunghezza d'onda di 2,8–3,0 µm. Per corpi silicati, queste frequenze indicano la presenza di gruppi idrossili.
Secondo le rilevazioni, la presenza di acqua è diffusa su tutta la superficie lunare, ma maggiormente concentrata ad alte latitudini. Analisi approfondite hanno rilevato che la formazione e il rilascio di gruppi HO e H2O sono dei processi continui sulla Luna, che potrebbero conferire alla regolite preziose risorse all'esplorazione umana.
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Il percorso
Le molecole d’acqua sulla luna restano molto vicine al suolo fino al picco di temperatura sulla superficie, intorno a mezzogiorno. In questa fase, minuscole goccioline si sollevano verso la rarefatta atmosfera lunare, più fredda, finché la temperatura della Luna non diminuisce al punto da farle tornare indietro verso il suolo. L’ipotesi più accreditata che spiega la presenza di acqua sulla Luna è quella del bombardamento di ioni del vento solare a cui il satellite terrestre è spesso esposto. Gli scienziati ora sono alla ricerca di quali altri fattori oltre al calore regolino questo “ciclo dell’acqua” lunare.
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di Salvatore Galeone