Politiche ambientali: cosa ne pensa l’opinione pubblica

Politiche ambientali: cosa ne pensa l’opinione pubblica

Transizione verde, carbon tax e scelte di vita sostenibili, cosa ne pensano i cittadini? Scopriamolo attraverso alcuni recenti studi

MILANO - L’Unione Europea è in prima liena affinché i Paesi membri si impegnino per uno sviluppo sostenibile: è in questa direzione che va il NextGeneretionEU, meglio noto in Italia come Recovery Fund o Recovery Plan, un fondo dal valore di 750 miliardi di euro per una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”. Ma cosa ne pensano i cittadini? Un recente sondaggio pubblicato da Science Daily spiega che l’opinione pubblica sostiene le politiche ambientali costose, ma solo se esistono certi presupposti. 

Clima e politiche ambientali

Lo studio condotto dall’University of Cologne e pubblicato il 3 novembre 2022 ha preso in considerazione un totale di 10mila cittadini in Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti all’inizio del 2019 a cui è stato chiesto cosa ne pensassero della carbon tax. I risultati hanno mostrato che il 60% degli intervistati era favorevole all'introduzione di una tassa se anche altri Paesi ne avessero introdotta una simile; altrimenti la percentuale scende al 53%. Questo ci mostra come, le persone siano  più disposte a credere necessaria una misura quando essa viene seguita già in altri Paesi.

Quando le misure climatiche nazionali sono integrate a livello internazionale – ha spiegato Michael Bechtel, professore di economia politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Affari Europei e membro di facoltà del Centro di Politica Comparata di Colonia – le persone sono più propense a credere che queste riforme avranno un impatto positivo su importanti obiettivi di sostenibilità sociale, economica e ambientale".

Il costo delle soluzioni ambientali

Proseguendo nell’analisi delle ricerche dell’Università di Colonia, è stata studiata la correlazione tra costo di una misura ambientale e consenso dei cittadini. Ai partecipanti è stato chiesto se sarebbero stati disposti a sostenere politiche climatiche costose a livello europeo al variare del livello dei contributi degli altri Paesi membri. “Se in generale le persone non amano i costi, si è notato che sono più disposte ad accettarne l'aumento se anche gli altri Paesi contribuiscono in buona parte” afferma Michael Bechtel.

Secondo lo studio, quindi, le misure sul cambiamento climatico adottate da altri Paesi svolgono un ruolo cruciale nel garantire il sostegno alla politica climatica nazionale. “Investire in accordi internazionali ben funzionanti è utile non solo dal punto di vista delle scienze naturali, ma anche per i responsabili politici interessati a garantire un più ampio sostegno pubblico per un'azione climatica costosa a livello nazionale" conclude Bechtel.

Misure climatiche: l’opinione degli italiani

Se dallo studio è emerso che la condivisione delle misure climatiche a livello internazionale sia essenziale per avere il sostegno della popolazione, tra gli italiani si riscontrano delle ambiguità riguardo alle tematiche ambientali. Una ricerca realizzata dal Digital Transformation Institute, la prima Fondazione di Ricerca italiana per la sostenibilità digitale, afferma che l’80% degli intervistati pensa di conoscere il tema ma solo il 46% ritiene prioritarie le scelte sostenibili. Si è notato, altresì, che una parte significativa degli intervistati (ben il 62%) non è in grado di correlare la sostenibilità, che comunque ritiene prioritaria, alle scelte economiche e sociali che dovrebbero essere coerenti con essa. C’è quindi scarsa consapevolezza degli effetti sul Pianeta delle azioni compiute e di cosa sarebbe davvero necessario attuare per salvaguardare l’ambiente.

Nonostante ciò, l’attenzione degli italiani per la sostenibilità sta pian piano aumentando. Secondo l’ultima e quarta indagine condotta dalla Banca europea per gli investimenti BEI sul clima 2021-2022, sarebbero tre su quattro gli italiani a ritenere che la transizione green impatterà positivamente sulla loro qualità della vita, sul loro potere d’acquisto e sull’economia in generale. Il 75% degli italiani ritiene che le politiche volte a contrastare i cambiamenti climatici saranno fonte di crescita economica contro una media europea ferma invece al 56%. La sensibilità comune sta dunque aumentando e sembriamo ben disposti ad accogliere misure a contrasto del cambiamento climatico, vedremo se le istituzioni saranno pronte a raccogliere la sfida.

Evelyn Novello

 

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