Scioglimento ghiacci, spedizione italiana in Groenlandia per studiare la situazione

Scioglimento ghiacci, spedizione italiana in Groenlandia per studiare la situazione

Al via dall’Italia la spedizione di 3B Meteo per verificare cosa stia realmente accadendo nella fusione dei ghiacci e nella mutazione della flora, della fauna e degli ecosistemi

MILANO - Negli ultimi 45 anni di misurazioni satellitari, dal 1979 a ogginei mesi di maggio si sono persi 1,42 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio, ovvero quattro volte la dimensione della Germania, di cui 32.300 in quello appena conclusosi. Per quel che riguarda nello specifico la Groenlandia, l'estensione dei ghiacci marini nel mese di maggio 2023 risulta sostanzialmente in media rispetto al periodo 1981/2010, se non lievemente al di sopra sulle coste affacciate al Mar di Norvegia e all'Islanda settentrionale.

A partire dal 2023, 3BMeteo ha dato vita a un ambizioso progetto scegliendo ogni anno una destinazione del nostro Pianeta con lo scopo di documentare e divulgare gli effetti del cambiamento climatico.

La spedizione in Groenlandia

Il primo luogo scelto per questa importante iniziativa è la Groenlandia, la terra che più di ogni altra sta soffrendo per i cambiamenti climatici in atto. Infatti, è proprio alle latitudini artiche che gli effetti di questi cambiamenti sono più evidentisia in termini di fusione dei ghiacci sia di mutazione di flora, fauna e, in generale, degli ecosistemi.

Durante la spedizione, che durerà dal 16 al 29 giugno 2023, i meteorologi di 3B Meteo avranno l’opportunità di vedere da vicino cosa stia realmente accadendo sull'isola e riporteranno quotidianamente i dati sul sito groenlandia.3bmeteo.com creato per questa straordinaria occasione. Li attende un fitto programma che si articola in diverse fasi. 

Già dal 18 giugno il team di 3B Meteo incontrerà una guida locale di origine inuit che illustrerà come è cambiato il villaggio di Ilulissat e quali sono state le influenze dirette del cambiamento climatico; il 19 giugnoil team sarà coinvolto nella ricerca delle balene a Ilulissat. Questi mammiferi, infatti, sono stati una delle prime vittime dell'industria baleniera e la sua popolazione è notevolmente diminuita prima della messa al bando della caccia, nel 1966. Oggi si stimano 14.400 esemplari, molti meno rispetto ai 50.000 che vivevano nelle stesse acque prima che iniziassero a essere cacciate.

Il distacco dei ghiacci nell’Artico

Il ghiaccio marino sta diminuendo e la temperatura nell'oceano sta aumentando. Questo porta narvali, balene e beluga a spostarsi verso nord; a Eqi Glacier, il 20 Giugno, il team avrà l’opportunità di sostare in uno dei pochi luoghi in cui è possibile osservare da vicino il distacco di masse di ghiaccio, a dimostrazione di un riscaldamento globale sempre più evidente; il 22 giugno 3B Meteo sarà impegnato a Qaanaaq, la città più a nord della Groenlandia, con i cani da slitta alla scoperta di un luogo in cui sarà possibile anche avvistare orsi polari, migrazioni di uccelli, simboli dell’Artico e del cambiamento climatico; sempre dallo stesso luogo e con l’ausilio prezioso di una guida locale, il team sarà in barca per esplorare le nuove tratte che spingono alcune specie verso nord a causa del cambiamento climatico: beluga, narvali e foche si stanno spingendo verso nuovi territori; il 25 giugno, il team sorvolerà il fiordo dopo aver letto un articolo del New York Times che parlava proprio di quello che si può vedere oggi volando al di sopra di questo ghiacciaio. L'Artico si sta riscaldando quasi quattro volte la media globale e il modo migliore per comprendere tutto questo è vederlo nella sua grandezza, dall’alto.

Analisi e divulgazione dei dati

Emozionati e consapevoli di poter vivere un’esperienza indimenticabile e molto importante dal punto di vista scientifico, i membri del team hanno condiviso aspettative e responsabilità. Paolo Corazzon, Meteorologo e Responsabile di 3B Meteo, ha dichiarato: “Sarà una spedizione a 360° che ci permetterà di visionare e valutare realmente le condizioni e lo stato di salute dell’isola. Sarà una vera e propria cartina tornasole della Groenlandia. Potremo analizzare il clima e vedere le influenze sugli animali, sulle popolazioni locali, toccare con mano come è cambiata la loro vita in questi anni. I luoghi che andremo a visitare sono di difficile accesso, quindi anche questo aspetto della spedizione sarà emozionante: l’idea di poter raggiungere e studiare luoghi che solitamente non sono accessibili. L’obiettivo principale, però, è la divulgazione dei dati che raccoglieremo e la possibilità di renderli fruibili a un numero quanto più alto possibile di persone. Mi piace pensare alle situazioni particolari e fuori dal comune che andremo a fare ad esempio la spedizione coi cani slitta, sorvolare la Tundra e viaggiare sulle navi che spaccano i ghiacci”.

Di Salvatore Galeone