MILANO - Costruire un’imbarcazione completamente elettrica adatta al trasporto di persone e veicoli in grado di coprire distanze a medio raggio. Con questo obiettivo fu lanciato nel 2015 E-ferry, progetto europeo nato per dare vita a una nuova flotta di traghetti elettrici. Finanziato dal programma H2020 con a disposizione 48 mesi ed un budget di 21 milioni di euro per la realizzazione, in questi giorni si sono tenuti i primi test nelle acque danesi.
Il test del primo prototipo
Il primo prototipo, costruito dall’operatore danese Ærø Kommune, partner del progetto, è in grado di coprire 22 miglia nautiche grazie al più grande pacco batterie mai installato su una nave. Il sistema d’accumulo – 4,3 MWh di capacità – è stato suddiviso in 20 unità collegate a convertitori separati. Un espediente tecnico che permette, in caso di problemi su una delle unità, di perdere solo un ventesimo della potenza disponibile. Ogni generatore, infatti, ha un’unità di controllo che tiene traccia della temperatura e della tensione delle altre, assicurandosi che sia sempre entro certi limiti.
Alluminio e Carta Riciclata per Imbarcazioni Leggere e Sostenibili
Dotare i traghetti elettrici di un simile sistema di stoccaggio ha significato anche valutare bene il peso di questi dispositivi. Leclanché, partner nella fornitura delle batterie, ha ridotto il peso dei moduli del 15-20%, ma per rendere l’imbarcazione più leggera possibile sono state fatte anche diverse scelte strutturali. Ad esempio, il ponte dell’imbarcazione prototipo è stata realizzata in alluminio anziché in acciaio, mentre per i mobili è stata impiegata carta riciclata al posto del legno.
di Salvatore Galeone
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