Nicola Lamberti: i social per sensibilizzare su clima e ambiente

Nicola Lamberti: i social per sensibilizzare su clima e ambiente

Dai consigli quotidiani alle nozioni scientifiche, Nicola conta una community appassionata di più di 24mila follower

MILANO – Divulgatore ambientale & Sustainability Content Creator, Nicola Lamberti è un futuro ingegnere ambientale che utilizza i social per aumentare la consapevolezza generale sulle tematiche ambientali e climatiche, ma anche e soprattutto per far sì che vengano applicate nella realtà le soluzioni più corrette dal punto di vista scientifico. Molto attivo su Instagram e su LinkedIn, Nicola offre sia pillole di sostenibilità praticabili nella quotidianità, sia spiegazioni tecniche dei fenomeni ambientali, in particolar modo dei cambiamenti climatici e del ciclo dell’acqua. Gli abbiamo posto alcune domande per conoscerlo meglio.

Parlaci di te, qual è stato il tuo percorso di studi e come ti sei approcciato ai social network

Mi definisco un divulgatore ambientale. Ho iniziato la mia attività sui social prima dello scoppio della pandemia, quando ancora il cambiamento climatico è non era un tema così caldo come lo è adesso. Ho aperto il profilo Instagram al liceo e da subito l’ho pensato come il mezzo perfetto per mandare messaggi concreti e di comune utilità. All’università ho voluto approfondire il campo ambientale ma sfruttando le basi che mi avevano dato la matematica e la fisica, mi sono iscritto ad Ingegneria ambientale e da lì ho provato a portare le nozioni che studiavo sui social, a disposizione di tutti.

Opere strutturali, inquinamento ambientale, formule per capire la velocità dello scioglimento dei ghiacciai sono esempi di concetti scientifici applicati alle tematiche ambientali, e, grazie alla teoria, si possono trovare soluzioni applicabili alla realtà.

Dal 2020 sempre più persone hanno capito la gravità della questione climatica e il mio seguito nel tempo è aumentato, ora ho una nicchia che vale molto e di cui vado molto fiero. La mia attività consiste non solo in divulgazione generalista, ma specifica per gli “addetti ai lavori”, per chi ha davvero il potere di cambiare le cose.

Vedo che sei appassionato di acqua e, in particolare, sei protagonista di Green Dream. Cosa ci puoi dire a riguardo?

Ho trovato sempre interessanti le tematiche relative all’acqua, soprattutto da quando l’anno scorso è emerso il problema della siccità nel nostro Paese. Ho studiato e iniziato a parlare sui canali social di opere infrastrutturali, del controllo dell’acqua potabile e, durante la scorsa estate, ho creato contenuti per sensibilizzare su un uso consapevole dell’acqua, ad esempio, basta cambiare il filtro del rubinetto per ridurne il getto.

Un progetto importante poi è stato Green dream, un viaggio di sei puntate per raccontare le 450 utility italiane da anni impegnate nella salvaguardia dell’ambiente. Con Margherita Granbassi, campionessa di scherma, ha portato gli spettatori a scoprire cosa avviene nelle aziende impegnate nella sostenibilità e nella salvaguardia ambientale spiegando di volta in volta concetti come le infrastrutture, la valorizzazione del rifiuto, il teleriscaldamento, ecc. La produzione è poi stata diffusa su più canali nazionali e ha avuto un buon successo.

Quali progetti hai per il futuro? Su cosa ti vorresti concentrare maggiormente la divulgazione?

Un obiettivo per il 2023 è approfondire ulteriormente la tematica acqua legata alla fusione dei ghiacciai. Voglio parlare dell’importanza dei ghiacciai e delle celle polari perché permettono alla Terra di controllare la temperatura, la loro diminuzione di massa è proprio la causa del surriscaldamento terrestre. L’obiettivo è sensibilizzare il grande pubblico ma soprattutto chi ha il potere di prendere decisioni per la collettività, gente qualificata che può fare qualcosa nel concreto. Penso ai manager, ad esempio, che hanno potere sul business della loro azienda, o alle istituzioni, a partire dai consiglieri o assessori. Sono fiducioso, la mia community è simile a me, vedo una sensibilità condivisa e spero sia comune a sempre più persone.

Evelyn Novello

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