MILANO – Pane, pizza, dolci: qualsiasi cosa pur di tenere la mente occupata e trascorrere il tempo nelle proprie case. L’attività preferita dagli italiani, durante la quarantena, sembra proprio quella di mettersi ai fornelli ed impastare. Secondo le ultime rilevazioni di Nielsen, infatti, ci sarebbe stato un aumento di diversi prodotti per la cucina domestica. In particolare, gli acquisti di pasta sono aumentati del 65.3%, di farina del 185.3% e quelli di passata di pomodoro dell’82.2%. Far da mangiare, però, vuol dire anche una “montagna” di piatti da lavare dopo. Ed ecco che, proprio per questo, vi proponiamo alcuni consigli su come risparmiare un po’ di acqua durante il lavaggio dei piatti.
È meglio utilizzare la lavastoviglie
È “credo” comune che lavare i piatti a mano sia il modo più facile e veloce, ma in realtà non è così. Secondo l’EPA (Environmental Protection Agency) ed uno studio condotto dalla Water Research Foundation, una lavastoviglie media utilizza circa 23 litri per carico, mentre i modelli più vecchi ne consumano fino a 38. Un modello con certificazione “Energy Star”, invece, ne impiega solo 11, secondo quanto sostiene il Natural Resources Defense Council. Per quanto riguarda il lavaggio a mano, basta sapere che un rubinetto può erogare fino ad 8 litri al minuto. Tenendo conto che non si possono lavare i piatti in 5 minuti, o poco più, la lavastoviglie è il mezzo più raccomandato.
Sostituire la spugna con un raschietto
Rich Brown, direttore esecutivo del magazine Cnet.com, ha parlato di un piccolo utensile da cucina, molto economico, che può sostituire la classica spugna: un raschietto per pentole. Il pratico pezzo di plastica può rimuovere il cibo incollato sui piatti ed evitare così di passare, per diverso tempo, la spugna sotto il getto continuo dell’acqua. Il bordo duro dell’oggetto, realizzato in silicone, e le sue superfici angolate danno così più forza quando si tratta di rimuovere la crosta di cibo dalle pentole.
Lasciare i piatti in ammollo
Piuttosto che tenere il rubinetto aperto e lavare i piatti, più e più volte, sotto l’acqua corrente, il consiglio è quello di lasciarli prima in ammollo. Il modo migliore è insaponare le stoviglie una alla volta, far scorrere un po’ d’acqua calda e riaprire il rubinetto soltanto quando si sono “ammorbidite” bene.