Indossare la plastica? Da oggi è possibile con i nuovi tessuti Newlife da bottiglie riciclate. E’ glamour e fa bene all’ambiente
MILANO - Sembra fantascienza invece è l’ultima tendenza in fatto di ecofashion. Rispettare l’ambiente non è mai stato così glamour e ancora una volta è il Made in Italy che porta una ventata di novità sui più famosi red carpet. Dalla plastica riciclata nascono infatti i tessuti del futuro che nulla hanno da invidiare alla qualità dei filati classici.
GREEN CARPET- Chi ha detto che l’eco-sostenibilità non possa diventare sinonimo di lusso ed eleganza? Perché per essere solidali con l’ambiente si deve per forza rinunciare al fashion? Oggi il connubio green-naif non è più attuale e la moda diventa verde senza rinunciare al glamour. Tutto nasce da un’idea di Livia Firth, moglie dell’attore Colin e paladina della sostenibilità, che nel 2009 lancia “The Green Carpet Challenge”, un progetto con l’obiettivo di diffondere una moda etica e responsabile partendo dalle creazioni dei grandi stilisti. Le passerelle più celebri diventano così l’occasione per le celebrities per svelare la propria anima green e indossare abiti eco-sostenibili.
DAL PIEMONTE ALLA NOTTE DEGLI OSCAR - Se agli ultimi Academy Awards l’Italia ha vinto una statuetta come miglior scenografia, sicuramente se ne sarebbe dovuta aggiudicare anche una per aver trasformato il red carpet in un green carpet. Per la prima volta i big della moda si sono infatti cimentati nella creazione di abiti di alta sartoria utilizzando il filato Newlife, materiale innovativo ricavato dal riciclo di bottiglie di PET utilizzate per l’acqua minerale, ideato dall’azienda piemontese Filature Miroglio. Livia Firth ha scelto per l’occasione un abito di taffetà realizzato da Valentino mentre Marina Rinaldi, marchio del gruppo Max Mara, ha vestito con un long dress in chiffon rosa Melissa Mc Cartney, candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista.
NEWLIFE, LA NUOVA VITA DELLE BOTTIGLIE - Newlife è frutto di una sperimentazione durata 4 anni e di un investimento in ricerca di 2 milioni di euro che oggi ha portato alla realizzazione di una vasta gamma di fili in poliestere riciclato di alta qualità e performance, derivati al 100% da bottiglie di plastica post-consumo raccolte e processate interamente in Italia. Partendo dal polimero ottenuto attraverso un processo meccanico e non chimico si arriva al prodotto finale, un filo ottenuto interamente da materiali di riciclo, certificato 100% Made in Italy in tutta la sua catena di fornitura.
VALORIZZARE IL PET - Da rifiuto a risorsa il passo è più breve di quello che si possa pensare. Il primo step per realizzare un abito eco-fashion parte dal riciclo e il primo vantaggio è l’immediata riduzione del quantitativo di plastica da smaltire nelle discariche. Il processo meccanico che trasforma le bottiglie di plastica in prodotti tessili non impiega composti nocivi per l’ambiente; l’impiego di poliestere riciclato inoltre, necessitando di un minor numero di stadi di lavorazione, riduce la quantità di energia impiegata durante il processo produttivo diminuendo sensibilmente le emissioni di CO2. Totalmente sostenibile anche per quanto riguarda la fase di tintura che viene effettuata durante la filatura evitando quindi il dispendio dei classici 10 litri d’acqua per un chilo di filo.
aggiornato il 13 marzo 2013