MILANO – L’Azerbaijan è famoso per il suo clima piacevole e ricco di risorse naturali ma pochi sanno che è anche una vera e propria miniera di acqua minerale. Tra le sue zone montuose, infatti, sono dislocate oltre 1.000 sorgenti e, sin dai tempi più antichi, tale abbondanza è stata considerata un dono divino. Gran parte di queste fonti sorgono nella Repubblica autonoma di Nakhchivan, che gli scienziati hanno ribattezzato il “museo di sorgenti naturali”.
IL BENE DIVINO – Il più importante bacino si trova nella regione del Sirab ed è conosciuta sin dai tempi antichi. La gente del posto ha sempre tratto beneficio dalla vitalità di questa fonte, sia come acqua da bere che per scopi medici e l’ha considerata da sempre un “luogo santo di Dio”. La sorgente dell’acqua minerale Sirab è situata a oltre 1.100 metri di altitudine in un terreno particolarmente ricco di minerali che ne caratterizza il gusto e le componenti chimiche. Oggi le fonti consentono la produzione di circa 24 milioni di litri di acqua al giorno, svolge un importante ruolo sotto il profilo economico per tutto il Paese.
LA SALUTE – Oltre a essere bevuta, l’acqua del Sirab è utile anche per scopi terapeutici. Durante un bagno, l’anidride carbonica si separa dall'acqua e viene assorbito nella pelle. Studi hanno provato che aiuta la respirazione, il battito del muscolo cardiaco, la normalizzazione del metabolismo, e l'attivazione della pressione sanguigna. Quest’acqua minerale contiene ferro, bromo, litio, stronzio e altri elementi chimici utili al benessere del corpo. Come le altre acque di origine vulcanica, è anche utile nel trattamento dei disturbi gastro-intestinali, del fegato, dei reni, e delle vie urinarie. Secondo uno studio clinico sperimentale, infine, si è scoperto che quest’acqua aumenta l'attività del pancreas.
26 agosto 2014