MILANO – Refrontolo: 1.700 abitanti ed un simbolo, il Molinetto della Croda, un caratteristico mulino ad acqua tuttora in funzione, che attrae ogni anno un gran numero di visitatori. La struttura, che negli ultimi anni è stata colpita da una potente alluvione, è stata anche soggetta a dei lavori di “potenziamento”, iniziati lo scorso autunno e che proseguiranno a partire dal mese di febbraio, per essere resa più accessibile.
La storia del Molinetto della Croda
Il Molinetto della Croda è un antico mulino ad acqua sito nella Valle di Lierza, lungo la strada che collega il centro abitato di Refrontolo a quello di Rolle. La struttura è sorta nel 1630 con l’aggiunta (qualche anno più tardi) di un alloggio per la famiglia custode, di una stalla e di un granaio. Veniva quindi sfruttata la forza delle acque del torrente Lierza, uno fra i principali affluenti del Soligo, ai piedi di un salto d’acqua di 12 metri. Verso la fine del ‘900, il Molinetto venne acquistato dal Comune di Refrontolo, che ha provveduto così ad un restauro, facendone un museo della molitura, oltre che sede di esposizioni varie, fra cui quella del 2009 a cura del pittore Angelo Lorenzon. Per quanto riguarda le sue caratteristiche, all’esterno l’edificio presenta una struttura rurale di piccole dimensioni, costituita da pietra e legno addossata ad un costone roccioso da cui scendono le acque del Lierza. All’interno del Molinetto, infine, si possono visitare sia l’impianto, con la caratteristica macina, che i vari piani dell’abitazione, testimonianza dei luoghi dove hanno vissuto le famiglie che si sono susseguite come custodi. Il Molinetto della Croda, oltre che soggetto da parte di diverse rappresentazioni pittoriche, è stato anche scenario del film “Mogliamante” con Marcello Mastroianni e Laura Antonelli.
I recenti lavori di ammodernamento dell’area circostante
Dallo scorso autunno il Molinetto della Croda ha subito degli interventi “mirati”, con l’obiettivo di rendere il luogo più accessibile a persone portatrici di handicap o con difficoltà motorie. I lavori continueranno nel mese di febbraio: faranno parte di un progetto, chiamato “Refrontolo accessibile”, che ha lo scopo di ottenere risultati progressivi nel tempo.
di Salvatore Galeone
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