La conferma del primato italiano nella speciale classifica dei territori più ricchi di sorgenti naturali
MILANO - L’Italia, paese con al suo interno il maggior numero di fonti, conferma la sua leadership all’interno del panorama mondiale idrico. Il 3 dicembre scorso il Consiglio dei ministri ha ratificato il protocollo d'intesa tra Governo, Unesco e Regione Umbria relativo al proseguimento a Perugia del Programma mondiale di valutazione delle acque. Ad annunciarlo l'assessore regionale all'ambiente, Silvano Rometti.
IL PROGRAMMA - Il Programma mondiale di valutazione delle Acque (WWAP), è un programma delle Nazioni Unite istituito nel 2000, allo scopo di sviluppare politiche e pratiche di gestione tali da migliorare la qualità delle risorse di acqua dolce, individuando allo stesso tempo soluzioni per superare le situazioni di crisi idrica nei Paesi.Esso rappresenta l’impegno congiunto delle 24 Agenzie delle Nazioni Unite che operano in partenariato con i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG: è progetto UN-Water dell’UNESCO.
PERUGIA CAPITALE MONDIALE DELL’ACQUA - Dal 2007 il Segretariato del WWAP, inizialmente ospitato a Parigi, presso il quartier generale dell’UNESCO, si è trasferito in Italia, più precisamente in Umbria, nella città di Perugia a Villa La Colombella. "Questo Programma - ha affermato Rometti - coordina le azioni delle Agenzie delle Nazioni Unite che si occupano della Gestione delle acque. Il segretariato del Programma Mondiale pubblica periodicamente un Rapporto sullo Stato idrologico mondiale, il prossimo - precisa Rometti - sarà presentato nel 2014 e da quell'anno la cadenza di pubblicazione del documento diverrà annuale. L'Umbria - ha concluso Rometti - non solo finora ha garantito, e continuerà a farlo, il suo sostegno finanziario per l'attività del Segretariato Unesco, ma continuerà a dare il suo contributo al Rapporto".
GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE - Uno degli obiettivi centrali del WWAP è quello di aiutare i paesi a rafforzare la loro capacità nazionale per una migliore gestione delle risorse idriche mediante la costruzione di punti di forza anche desumibili dalle esperienze già realizzate. Infatti, il World Water Development Report ha via via incluso i risultati dei progetti di sviluppo avviati in diverse regioni geografiche del mondo. I casi di studio forniscono un'analisi approfondita dello stato delle risorse di acqua dolce e delle sfide connesse che in molti casi interessano direttamente i mezzi di sostentamento della popolazione. Fino ad oggi più di 54 paesi hanno contribuito a livello nazionale o di bacino. Il primo volume del WWAP, dal titolo “Affrontare le sfide”, comprende 20 studi provenienti da Africa, Asia e Pacifico, Europa e America Latina, dove le condizioni di stress legate all’acqua e le condizioni socio-economiche sono molto diverse tra loro.
aggiornato il 22 marzo 2013