MILANO – Condividere un programma di lavoro capace di rendere l'industria delle materie plastiche più sostenibile attraverso una collaborazione dell'intera filiera, in linea con gli obiettivi della European Strategy for Plastics e del piano Green Deal UE. È questo l’obiettivo del report “Sustainable Plastics Strategy”, elaborato dalla piattaforma per la chimica sostenibile SusChem, in collaborazione con Cefic, PlasticsEurope, European Plastics Converters (EuPC) ed European Composites, Plastics and Polymer Processing Platform (ECP4).
L’economia circolare applicata alla plastica
Una delle chiavi per affrontare la corretta gestione dei rifiuti di plastica è la creazione di un'economia circolare, in contrasto con la creazione, l'uso e poi lo smaltimento tipici dell'economia lineare. L’economia circolare, infatti, consente di utilizzare le risorse in uso il più a lungo possibile, estrarre il massimo valore da loro durante l'uso, per poi, infine, recuperare e rigenerare prodotti e materiali al termine del loro ciclo di vita. L'economia circolare applicata alla plastica consente di riconoscere e individuare il valore della plastica come risorsa, limitando l’impatto su clima e l’ambiente.
Sfide e soluzioni
Il documento delinea le sfide da affrontare e le possibili soluzioni in tre aree principali:
- progettazione ("Sustainable-by-Design”)
- riciclo (“Sustainable Recycling”)
- materie prime alternative (“Alternative Feedstocks”)
Il report vuole sottolineare l’importanza di adottare un approccio scientifico e avere obiettivi misurabili, al fine di prevenire gli sprechi, aumentare la consapevolezza nei consumatori e attuare soluzioni basate sulla progettazione ecosostenibile, in linea con l'obiettivo UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Per raggiungere tali obiettivi, il report elenca i diversi interventi da mettere in atto: occorre migliorare l'etichettatura, l'identificazione e l'adeguata separazione dei flussi di rifiuti plastici, potenziare il riciclo chimico per i rifiuti difficili da recuperare o contaminati, progettare prodotti in plastica pensati per facilitarne il riciclo a fine vita e l’uso sempre più frequente di materie prime rinnovabili.
L’alleanza circolare sulla plastica
Per aiutare a portare il mercato dell'UE per la plastica riciclata a 10 milioni di tonnellate entro il 2025, la Commissione europea nel dicembre 2018 ha lanciato la Circular Plastics Alliance (CPA). L'iniziativa si basa su impegni assunti in modo volontario dal mondo industriale: nel settembre 2020, sono state oltre 200 le organizzazioni firmatarie del CPA. EuPC, EPC4, PlasticsEurope e numerosi partecipanti alla piattaforma SusChem sono membri attivamente coinvolti del CPA, contribuendo al riciclo della plastica nelle cinque principali catene del valore o settori che utilizzano materie plastiche: imballaggio, automotive, edilizia, agricoltura e apparecchiature elettroniche ed elettriche. L'impegno della CPA comprende ricerca e sviluppo, investimenti tra cui riciclaggio chimico, progettazione per il riciclaggio, raccolta e selezione del contenuto riciclato, monitoraggio e governance.
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Di Salvatore Galeone