Allarme Artico: il ghiaccio sta scomparendo Alt_tag

Allarme Artico: il ghiaccio sta scomparendo

L'Artic Monitoring and Assessment Programme ha lanciato l'allarme: entro il 2040 nei mesi estivi i mari dell'Artico non avranno più ghiaccio

MILANO – Tra 20 anni, nei mesi estivi, i mari dell’Artico potrebbero ritrovarsi ad essere completamente privi di ghiaccio. A lanciare l’allarme è, come riportato dal The Economist, il nuovo rapporto dell’Artic Monitoring and Assessment Programme che, dal 1991, si occupa di monitorare e valutare lo stato della regione artica rispetto al problema del riscaldamento globale visto che le regioni polari – rilasciando nello spazio più calore di quello che assorbono – sono molto più sensibili alle variazioni climatiche rispetto alle altre regioni del pianeta.

I dati

Tra il 2011 e il 2015, le temperature dell’Artide sono state più elevate che in qualunque altro periodo della storia. Secondo recenti studi scientifici, inoltre, negli ultimi 50 anni il tasso di riscaldamento è stato quasi il doppio rispetto a quello medio del pianeta. Nel gennaio del 2016 nelle regioni artiche si è registrato un caldo superiore di oltre i 5°C rispetto alla media della regione tra il 1981 e il 2010. I cambiamenti avvenuti sono evidenti soprattutto nell’estensione e nello spessore del ghiaccio marino che, nella zona centrale, è diminuito di circa il 65% tra il 1975 e il 2012. La situazione è peggiorata lo scorso maggio quando gli scienziati hanno registrato un’ulteriore diminuzione dello spessore del ghiaccio. Ad essere colpita è anche la durata della copertura nevosa estiva che, negli anni, è diminuita ad un ritmo di circa 2-4 giorni al decennio. I cambiamenti più preoccupanti sono stati registrati in Groenlandia dove, tra il 2011 e il 2014, è stata registrata una perdita di oltre 375 miliardi di tonnellate di ghiaccio, quasi il doppio del tasso registrato tra il 2003 e il 2008.

Situazione allarmante

Secondo i dati rilasciati dall’Artic Monitoring and Assessment Programme, la disgregazione sta avvenendo molto più velocemente di quanto ci si aspettasse. E se prima gli scienziati affermavano che la situazione sarebbe degenerata non prima del 2070 oggi, le ultime registrazioni hanno dimostrato che l’evento si verificherà – con molta probabilità – a partire dal 2040.

di Cristina Neve

24 maggio 2017

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