MILANO – Il 97% dell’acqua presente sulla terra si trova nei mari e negli oceani, che si estendono su circa 3/4 della superficie terrestre. Per questo motivo, diventa sempre più importante riuscire a sfruttare la risorsa acqua per ricavare energia pulita. Una possibile soluzione per la produzione massiva di energia dai mari potrebbe arrivare dalla boa CorPower Ocean.
L’energia mareomotrice: che cos’è e come si ricava
L’energia mareomotrice è una forma di energia rinnovabile, generata dal moto ondoso delle maree. Gli ingredienti principali sono due: l’acqua e il vento che genera le onde. Per questo motivo, l’energia mareomotrice si configura come un ibrido tra quella eolica e quella idroelettrica. Per comprendere meglio le grandi potenzialità di questa tipologia di energia, basta pensare che in tutto il mondo la marea è in grado di smuovere 115 miliardi di tonnellate di acqua in sole 12 ore. Ci sono essenzialmente tre installazioni che posso generare energia dal moto ondoso: le centrali mareomotrici, gli idrogeneratori e le boe mobili.
Le centrali mareomotrici funzionano grazie ai “sistemi a barriera”, ovvero dei sistemi simili alle dighe: durante l’alta marea l’acqua entra e viene indirizzata verso delle turbine, il cui movimento genera elettricità. La più grande barriera attualmente in funzione si trova in Corea del sud ed è in grado di generare 254 MW all’anno.
Gli idrogeneratori si presentano come turbine, collocate sui fondali marini. La corrente, che può arrivare fino a 3 m/s, produce il movimento delle turbine. Con questa tecnologia si riesce a produrre mediamente 3kW per ogni metro quadrato.
Le boe mobili, a differenza dei precedenti due impianti analizzati, rimangono visibili, in quanto, buona parte della loro superfie è sopra il livello del mare. Un esempio di questa tecnologia è stata prodotta dall’azienda CorPower Ocean, vediamo qualche dettaglio in più.
Le caratteristiche della boa mobile
La boa studiata da CorPower Ocean si ispira al principio di pompaggio del cuore umano ed è il frutto di 40 anni di ricerca. La boa segue il movimento delle onde, stantuffa su e giù lungo un sostegno che la tiene ancorata al fondale marino. Questo movimento costante produce energia. Ha dimensioni notevoli (larga 9 metri e alta 19 metri), ma è in grado di fornire di fornire 300 kw di energia in un anno.
In condizioni di mare normali, la boa è sintonizzata e impostata in un tempismo ottimale con le onde in arrivo, amplificando il movimento e la cattura della potenza. Un'onda di 1 metro, ad esempio, viene amplificata fino a un movimento della boa di 3 metri, il che la rende altamente efficiente nel catturare l'energia delle onde. La boa è fornita anche di un sistema di blocco dalle continue oscillazioni, che permette di preservare il macchinario dalle tempeste più dure.
Di Stefano Morretta