Cos'è la ceramica?
La ceramica (dal greco antico, kéramos, che significa "argilla", "terra da vasaio") è un materiale inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura.
Sono diversi gli oggetti che vengono realizzati in ceramica: stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili come mattoni, piastrelle e tegole, rivestimenti per muri e pavimenti di abitazioni. Specifiche ceramiche vengono utilizzate come rivestimenti ad alta resistenza al calore per il loro alto punto di fusione. Il colore del materiale ceramico varia a seconda degli ossidi cromofori contenuti nelle argille (ossidi di ferro, da giallo, arancio, rosso a bruno; ossidi di titanio, da bianco a giallo).
La ceramica è solitamente composta da diversi materiali: argille, feldspati, (di sodio, di potassio o entrambi), sabbia silicea, ossidi di ferro, allumina e quarzo. Una composizione così articolata determina la presenza di strutture molecolari appiattite dette fillosilicati. La forma di questi, in presenza di acqua, conferisce all'argilla una certa plasticità e ne rende la lavorazione più facile e proficua. Un manufatto in terracotta o argilla è detto fittile.
Dove buttare la ceramica
La ceramica va smaltita nel secco indifferenziato. Purtroppo la ceramica rientra nella lista di materiali non riciclabili, ovvero quella parte di rifiuti solidi urbani che, a causa della loro natura, non possono essere differenziati. Lo stesso discorso vale per i derivati della ceramica: porcellana, gres usato per mattonelle e piastrelle, argilla, terracotta e maiolica. E’ consigliato avvolgere i cocci rotti in pezzi di carta da giornale per evitare di tagliarsi.
Nel caso l’oggetto in ceramica da smaltire sia grande e ingombrante, è possibile portarlo all’isola ecologica più vicina o chiamare il numero di riferimento del proprio Comune di appartenenza per venirlo a ritirare per lo smaltimento.
Idee per il riutilizzo
Prima di smaltire un oggetto in ceramica, è possibile valutarne il riciclo e quindi il riutilizzo con un’altra funzione rispetto a quella originaria. Attraverso il riciclo creativo, è possibile trasformare piattini, tazzine scheggiate, coperchi e pezzetti di oggetti in ceramica in qualcosa di utile e decorativo.
Ad esempio, è possibile riutilizzare dei coperchi in ceramica rendendoli dei porta presine o porta utensili da cucina; basterà fissarli ad una base in legno e aggiungere due bei ganci per fissarli al muro. Piattini singoli in ceramica tutti diversi, “orfani” dei rispettivi servizi originali, possono essere riutilizzati per apparecchiare una tavola per un tea party multicolorato, oppure essere trasformati in originali quadretti porta foto.
La vecchia teiera o caffettiera in ceramica della nonna può essere riutilizzata come portafiori per esterni, oppure come porta pennelli o porta ferri da cucito da tenere a vista in casa. I più creativi e abili nel bricolage, invece, possono raccogliere i minuscoli cocci in ceramica per creare un originale mosaico da incollare sui vasi del balcone oppure per decorare alcune zone della casa.
Di Salvatore Galeone