MILANO – Il Gruppo Sanpellegrino ha recentemente annunciato di aver ottenuto la Certificazione B-Corp. Ma di cosa si tratta e perché è così importante? Quali criteri devono essere rispettati per ottenerla? E soprattutto, qual è l’impatto sull’ambiente e la società in generale?
Che cos’è una B-Corp
Le società B-Corp sono aziende con scopo di lucro che hanno ottenuto un riconoscimento dall’organizzazione no-profit B-Lab per aver rispettato determinati standard sociali e ambientali. Ad oggi, le B-Corp risultano essere 7.630, in oltre 161 settori e 90 paesi. Il processo per diventare una B-Corp passa attraverso B-Lab, che ha il compito di analizzare la documentazione fornita e l’operato dell’azienda in questione per stabilire se idonea o meno.
B-Lab è una rete no-profit che si è posta come missione quella di trasformare “l’economia globale a beneficio di tutte le persone, le comunità e il pianeta”. Nata nel 2006 dalla necessità di creare un nuovo tipo di economia orientata anche agli stakeholder, alla ricerca di un equilibrio tra profitti e obiettivi sociali, oggi B-Lab è impegnata a stabilire e introdurre nuovi standard, politiche, strumenti e programmi che possano indicare la strada per affrontare le sfide più critiche del nostro tempo.
Diventare B-Corp: i requisiti e gli step
Le aziende diventano B-Corporation se si pongono come leader “nel movimento globale per un’economia inclusiva, equa e rigenerativa”, capaci quindi di creare un vero impatto sociale e ambientale. L’ottenimento della certificazione passa attraverso tre punti cardine fondamentali:
- avere un punteggio nel B Impact Assessment pari o superiore a 80, per dimostrare di avere implementato elevate prestazioni ambientali e sociali;
- avere una struttura di governance responsabile nei confronti di tutti gli stakeholder, ed essere riconosciuti come società benefit;
- garantire totale disponibilità e trasparenza delle informazioni in merito alle prestazioni misurate rispetto agli standard B-Lab.
Non tutte le aziende possono quindi diventare B-Corp: a seconda del comportamento in linea o meno con la filosofia di B-Lab, così come l’annuale Impact Assessment per la rendicontazione del proprio lavoro, si può essere inclusi o esclusivi in questa rete globale.
Ma quale impatto?
Il B Impact Assessment è lo strumento utile per valutare l’impatto dell’operato dell’azienda in diverse aree. Come precedentemente sottolineato, la compilazione del proprio B Impact Assessment è il primo requisito necessario – ma non sufficiente - per ottenere la certificazione. Solo le aziende che ottengono un punteggio pari o superiore a 80, infatti, accedono ai successivi controlli. La valutazione dell’impatto dell’azienda è suddivisa in 5 categorie di stakeholder: governance, lavoratori, comunità, ambiente e clienti. Tale suddivisione permette così di approfondire diverse variabili e aspetti dell’operato: dal trattamento equo ed inclusivo dei dipendenti alla tutela dell’ambiente, passando per la trasparenza nei confronti di clienti e consumatori, la valorizzazione delle diversità, il rispetto dei diritti umani e il coinvolgimento di comunità e territori.
Gruppo Sanpellegrino è B Corp
Anche l’impegno del Gruppo Sanpellegrino è stato riconosciuto dalla rete globale delle B-Corp. Il Gruppo, infatti, ha recentemente annunciato di aver ottenuto la certificazione con un punteggio pari a 86.3, distinguendosi soprattutto in tre aree: le Persone, vero punto di forza grazie alle politiche aziendali incentrate sulla famiglia, l’Ambiente, per il contrasto al cambiamento climatico, e i Clienti e Consumatori, grazie soprattutto all’attenzione e dedizione alla trasparenza e alla qualità dei controlli effettuati sui prodotti.
Il prestigioso traguardo aziendale è stato commentato sul profilo Linkedin aziendale e dall’Amministratore Delegato Michel Beneventi, il quale ha voluto sottolineare l’impegno delle sue persone per il risultato ottenuto: “Essere B Corp è il frutto di un lungo percorso aziendale che ha visto coinvolti anche molti colleghi delle diverse fabbriche dislocate sul territorio italiano, da Ruspino a San Giorgio in Bosco, passando per Madone, Scarperia e Valdisotto, fondamentali per raggiungere questo importante traguardo. Il mio più sentito rigraziamento va a tutti loro per il tempo che hanno dedicato a questo progetto e per tutto il loro impegno.”
Di Elena Parodi
